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Ucraina, la guerra in diretta. "Cosa cercano di fare con gli ucraini occupati": guerra dei passaporti, fin dove si spinge Putin
Più armi pesanti. Questo è il nodo cruciale nella guerra in Ucraina, giunta alla giornata numero 92. Kiev chiede agli Stati Uniti e all'Europa di rompere l'impasse e rifornire l'esercito difensore di armamenti in grado di spezzare l'offensiva russa e colpire in profondità l'invasore. Per ora però gli alleati occidentali nicchiano, preoccupati che una escalation militare di questo tipo, con possibili attacchi in territorio russo, possa scatenare una reazione fuori controllo di Mosca. L'esercito di Putin intanto procede nella sua avanzata nell'Est del Paese. La Nato ammette "serie difficoltà" per l'esercito ucraino, mentre nella notte si segnala un violento attacco missilistico nella regione di Zaporizhzhia.
Ore 20.53 Passaporti russi agli ucraini: “Cercano di assoggettarli”
Scoppia il caso-passaporti. A sollevarlo è stato Ned Price, dipartimento di stato americano, che in un briefing con la stampa ha parlato dell’ultima decisione di Mosca. Ovvero quella di concedere passaporti russi ai cittadini delle zone occupate nel sud dell’Ucraina: “Si tratta di un tentativo di assoggettare gli ucraini”, ha dichiarato Price.
Ore 19.55 Kuleba, uccidere la politica dell'export della Russia
"Abbiamo un bisogno disperato delle armi, ma anche di assistenza macro finanziaria e poi dobbiamo riconsiderare la politica delle sanzioni". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba intervenendo al Forum economico di Davos in Svizzera. "Bisogna uccidere la politica dell'export della Russia, basta comprare dalla Russia", ha poi aggiunto.
Ore 19.44 card.Parolin, non è escluso un viaggio del Papa a Kiev
Papa Francesco "ha detto che non intendeva andare a Kiev per il momento, ma penso che rimane una delle possibilià, non è escluso in assoluto". Così il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. "Dipende un po' - ha sottolineato - dall'evolversi della situazione; se questo potra' servire per la pace credo che il Papa sia disposto ad andare a a Kiev".
Ore 19.30 Neonazisti con le truppe russe, l'allarme degli 007 tedeschi
Sebbene non vengano indicati quanti miliziani neonazisti siano attualmente in azione in Ucraina, il documento dà indicazioni precise circa le attività delle formazioni in questione: per esempio la Russian Imperial League (Ril), considerato il braccio paramilitare del Russian Imperial Movement, sarebbe già intervenuta nei combattimenti. A detta dello Spiegel, il capo di quest'unità, tale Denis Garijev, il giorno successivo all'invasione aveva scritto su Telegram che "senza dubbio siamo favorevoli alla liquidazione dell'entità separatista dell'Ucraina".
Ore 19.00 I russi respinti a Kherson
I russi hanno cercato di prendere le posizioni delle forze armate ucraine nella regione di Kherson. Lo comunica il comando operativo Sud. L'attacco, tentato di notte, è stato respinto e i russi, uno è morto e due sono rimasti feriti, sono tornati nelle posizioni precedenti.
Ore 18.30 Kiev, nessuna cessione di territori né una nuova intesa di Minsk
Mikhail Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha affermato che accettare di cedere i territori e di siglare un nuovo accordo di Minsk è impossibile, in quanto si ritorcerebbe contro l'Ucraina poiché la Russia userebbe la pausa nei combattimenti per prepararsi a ulteriori offensive. "Portera' a una guerra piu' grande e sanguinosa", ha detto. Lo scrive Kyiv Independent.
Ore 18.00 Il tribunale russo condanna l'ufficiale a 13 anni di carcere per tradimento
Il tribunale militare di Rostov sul Don ha condannato il tenente delle forze armate russe Ruslan Artykov a 13 anni in una prigione di massima sicurezza. L'ufficiale è stato ritenuto colpevole di tradimento per aver collaborato con l'intelligence militare Ucraina. Lo riporta la Tass. L'ufficiale russo è stato privato del suo grado militare.
Ore 17.30 Kiev, nessuna ritirata nell'est, situazione sul campo dinamica
"In alcune zone" dell'Ucraina orientale, "i gruppi russi hanno un successo tattico temporaneo e, in linea di principio, non e' un segreto. Ma il fatto che le truppe ucraine si stiano ritirando e' un'interpretazione completamente sbagliata di queste azioni. In alcune aree, le unita' ucraine stanno conducendo una difesa di manovra, ovvero, laddove possibile, decidono di ritirarsi, cambiare posizione e, in caso di condizioni favorevoli, condurre operazioni di controffensiva.". Lo ha detto nel suo ultimo rapporto il portavoce del ministero della Difesa di Kiev, Oleksandr Motuzyanyk, parlando di una situazione sul campo "molto dinamica", perche' "ci sono alcune aree e insediamenti che possono passare di mano in mano".
Ore 17.00 Kiev, passaporti russi a ucraini violano nostra sovranità
L'Ucraina denuncia una "flagrante violazione" della sua integrità territoriale dopo la decisione di Mosca di concedere passaporti russi a cittadini ucraini delle zone occupate del sud del Paese.
Ore 16.40 Putin e Shoigu visitano i soldati feriti in ospedale
Nelle immagini trasmesse oltre che da Rossiya 1, anche da Ria Novosti, Putin stringe la mano di tre soldati ricoverati - in piedi, scattanti, e in pigiama identico, carta da zucchero con profili bianchi - e scambia qualche frase con loro, mentre Shoigu rimane in secondo piano e non parla. Un dettaglio non da poco, forse per aumentare i consensi persi con l'insuccesso sul campo.
Ore 16.15 Kiev, Mosca offre passaporto russo a cittadini Mariupol
Ai cittadini di Mariupol è stata offerta la possibilità di ottenere il passaporto russo con una procedura accelerata, che non prevede più la registrazione intermedia presso le autorità dell'autoproclamata Repubblica separatista filorussa di Donetsk. Lo ha riferito Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco legittimo della citta' portuale ucraina, ora controllata dalle forze di Mosca, citato dall'Ukrainska Pravda. Oggi è stato pubblicato un decreto del presidente Vladimir Putin che semplifica l'acquisizione della cittadinanza russa anche per i residenti delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, nel sud-est ucraino.
Ore 15.30 La Russia rimborserà debito estero in rubli
La Russia rimborserà il proprio debito estero in rubli: lo ha annunciato il Ministero della Finanze russo, dopo che mercoledì gli Stati Uniti hanno messo fine all'esenzione che permetteva a Mosca di pagare in dollari malgrado le sanzioni dovute al conflitto in Ucraina. "Dato che il rifiuto di prorogare l'esenzione rende impossisible continuare ad onorare il debito estero in dollari, i rimborsi verrano effettuati in valuta russa, con la possibilità di convertirla attraverso il National Settlement Depository", si legge in un comunicato diffuso dal Ministero.
Ore 14.21: "Impossibile tornare a Severodonetsk
"Siamo riusciti a venir via da Severodonetsk prima che crollasse il ponte; nel fine-settimana proveremo a tornare, ma probabilmente solo a Lysychansk, senza poterci più spingere oltre: la situazione è tragica". A parlare è una fonte dell'agenzia Dire nella regione del Donbass, teatro di combattimenti tra forze ucraine e russe. Il resoconto riguarda una missione a Severodonetsk, città del distretto di Lugansk assediata ormai da giorni dai militari di Mosca. "Ci sono stati bombardamenti intensi sia nel centro abitato che nelle aree circostanti" riferisce la fonte. "Ormai anche viaggiare in automobile lungo le strade principali è pericoloso". Tra i bersagli colpiti dai bombardamenti russi il ponte che collega Severodonetsk a Lysychansk, una cittadina circa tre chilometri più a ovest, dall'altra parte del fiume Severskij Donets. "Le bombe stanno cadendo anche su altre città, come ad esempio Slovjansk, nel distretto di Donetsk" riferiscono ancora alla agenzia Dire. "Militari e volontari ucraini che abbiamo incontrato sottolineano che questa situazione andrà avanti almeno per tutta questa settimana e anche per la prossima; se sarà possibile tornerò a Lysychansk per potere medicine nell'ospedale, dove i feriti sono molti". Secondo Kiev, le forze ucraine hanno respinto nove offensive russe nelle ultime 24 ore. I militari di Mosca sarebbero stati fermati sia a Bakhmut che nel villaggio di Pasika. Una nuova offensiva, con l'uso di artiglieria e con supporto aereo, avrebbe come bersaglio la città di Lyman, nel distretto di Donetsk. Sempre di oggi la notizia di un'ordinanza emessa a Mosca dal presidente Vladimir Putin: l'impegno è semplificare le procedure per il riconoscimento della cittadinanza russa ai residenti delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson, nel sud dell'Ucraina
Ore 14.02: Banca centrale russa, riunione d'urgenza sui tassi d'interesse
La Banca Centrale di Russia ha anticipato di oltre due settimane la prossima sessione sui tassi di interesse, dal 10 giugno a questo giovedì, ha annunciato l'istituto. Gli osservatori ritengono possibile una significativa riduzione dei tassi di interesse. Il rublo ha continuato a rafforzarsi dopo l'annuncio di mercoledì ed è salito a un massimo pluriennale rispetto al dollaro Usa. Dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, la banca ha inizialmente reagito con un forte aumento dei tassi di interesse per arrestare il crollo storico del rublo. Nelle ultime settimane, tuttavia, il rublo è salito in modo significativo e ha raggiunto i massimi storici rispetto al dollaro e all'euro. Uno dei motivi sarebbe il controllo dei capitali, che ha notevolmente allentato la pressione di vendita sul rublo. La banca centrale ha quindi già iniziato a ridurre i tassi di interesse e probabilmente continuerà a farlo. Questo alleggerirebbe in parte la pressione sull'economia russa. A causa delle pesanti sanzioni imposte dai Paesi occidentali in risposta alla guerra in Ucraina, gli esperti prevedono una drastica contrazione dell'economia russa quest'anno.
Ore 13.38: Putin, cittadinanza russa facilitata a Kherson
Il presidente Vladimir Putin ha semplificato l'acquisizione della cittadinanza russa per i residenti delle regioni di Kherson e Zaporozhzhia, nel sud dell'Ucraina, con un decreto pubblicato oggi sul portale delle informazioni legali della Federazione. Lo riporta Ria Novosti. Il documento è "sulla determinazione a fini umanitari delle categorie di persone legittimate a richiedere l'ammissione alla cittadinanza della Federazione Russa secondo una procedura semplificata".
Ore 13.17: Zelensky, "soddisfatti dalla politica della Cina sulla guerra"
"La Cina ha scelto di stare in disparte. Una politica di cui l'Ucraina è al momento soddisfatta". Lo ha detto - riferisce Ukrinform - il presidente Volodymyr Zelensky, in collegamento con il forum di Davos. La linea cinese di distanza dalla guerra tra Russia e Ucraina per Zelensky è "in ogni caso è meglio che aiutare la Federazione Russa. E voglio credere che la Cina non perseguirà un'altra politica. Noi siamo soddisfatti di questo status quo, a dire il vero".
Ore 12.36: Cremlino, "importante la posizione di Medvedev sul piano italiano"
Il Cremlino ha definito "importante" la posizione del vice presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev riguardo al piano per la pace in Ucraina proposto dalle autorità italiane, ma il portavoce Dmitry Peskov si è astenuto dal rilasciare commenti al riguardo fino a quando non riceverà una versione ufficiale del piano tramite i canali diplomatici. Lo riporta Interfax.
Ore 11.51: "I russi hanno il pieno controllo del Mar d'Azov"
I russi "sono diventati cauti, ma il loro raggruppamento navale oggi purtroppo ha il pieno controllo del Mar d'Azov, questo è chiaro, insieme allo Stretto di Kerch, e ora stanno bloccando i nostri porti sul Mar Nero". Lo ha scritto su Telegram il servizio stampa della Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa ucraino citando un rappresentante della Direzione principale, Vadym Skibitskyi, riportato da Ukrinform.
Ore 11.17: La Lituania invierà decine di veicoli militari
La Lituania fornirà decine di veicoli militari all'Ucraina. Lo ha reso noto su Twitter il ministro della Difesa lituano, Arvydas Anušauskas, precisando che Vilnius invierà a Kiev 20 veicoli blindati M113, dieci camion e dieci SUV adatti alle operazioni di sminamento. Lo riporta il Kyiv Independent.
Ore 10.47: Zelensky, "L'Occidente non è forte e unito contro la Russia"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo nuovamente al World economic forum a Davos, ha criticato i Paesi occidentali per non avere una posizione unita sul sostegno all'adesione dell'Ucraina all'Ue, sull'espansione della Nato e sull'imposizione di sanzioni contro la Russia. "C'è un Occidente forte e unito? No", ha detto Zelensky.
Ore 10.20: Mosca, "pronti al corridoio umanitario per le forniture di grano"
La Russia è pronta al dialogo con tutti i partner internazionali sulle forniture di grano dall'Ucraina: lo ha detto oggi il vice ministro degli Esteri, Andrey Rudenko, rispondendo a un appello in questo senso lanciato dall'Occidente a Mosca. La Russia, ha inoltre affermato Rudenko, è pronta a fornire un corridoio umanitario per le navi che trasportano prodotti alimentari fuori dall'Ucraina.
Ore 10.04: Gentiloni, "presto nuove sanzioni Ue contro la Russia"
"Ci stiamo lavorando, penso che nei prossimi giorni non sia impossibile raggiungere ulteriori accordi". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni parlando con la stampa a margine dei lavori del World Economic Forum a Davos in riferimento alla possibilità di un nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia. Gentiloni ha inoltre sottolineato la compattezza dimostrata dall'Unione in risposta all'invasione dell'Ucraina con il passaggio, pacchetto dopo pacchetto, di sanzioni molto importanti che stanno pesando sull'economia russa.
Ore 9.59: Zelensky, "se Putin comprende la realtà..."
Volodymyr Zelensky torna a intervenire a Davos e insiste sul parlare direttamente con Vladimir Putin e non via intermediari. "Se Putin comprende la realtà, allora c'è la possibilità di trovare una via di uscita diplomatica dal conflitto", ha affermato. Il presidente ucraino ha insistito sulla necessità che Mosca ordini il ritiro delle sue truppe lungo le linee precedenti l'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio. "Questo potrebbe essere un primo passo in direzione dei colloqui", ha aggiunto Zelensky, citato dalla Bild.
Ore 9.36: Lucca, 530mila euro di beni russi congelati
Due nuovi decreti di congelamento di beni a carico di cittadini russi, emessi dal Comitato di sicurezza finanziaria ed eseguiti dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza. I provvedimenti riguardano beni immobili, in provincia di Lecco, riconducibili a Galiana Evgenyevna Pumpyanskaya, del valore stimato in circa 300.000 euro e una scultura del valore di circa 230.000 euro acquistata nel 2021 da Alexey Viktorovich Kuzmichev. I decreti sono stati emessi nell'ambito degli accertamenti per l'individuazione delle risorse economiche riconducibili ai soggetti inclusi nell'allegato I del Regolamento Ue 269/2014, concernente le "misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina".
Ore 9.19: Mosca, "scambio con i combattenti della Azovstal solo dopo un processo"
Il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko ha affermato che si potrà discutere dello scambio dei combattenti ucraini che si sono arresi all'acciaieria Azovstal solo dopo che questi saranno sottoposti al processo. "Prima di allora, tutti i discorsi sullo scambio sono prematuri", ha detto Rudenko ai giornalisti, rispondendo alla domanda se la Russia prenderà in considerazione la possibilità di scambiare il soldato Vadim Shishimarin, condannato in Ucraina. Ne dà notizia l'agenzia russa Interfax.
Ore 8.52: "Mosca cancella Severodonetsk dalla faccia della terra"
"L'esercito russo ha deciso di distruggere completamente Severodonetsk. La stanno semplicemente cancellando dalla faccia della Terra": lo ha detto in un video pubblicato su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk (est), Sergiy Gaidai. Lo riporta il Guardian. La città è sotto l'intenso fuoco di Mosca, che mira così a consolidare il controllo sulla provincia e avanzare ulteriormente verso est. "La situazione è molto difficile e sfortunatamente sta solo peggiorando", ha proseguito Gaidai, descrivendo ciò che ha definito una "offensiva su vasta scala in tutte le direzioni" con raid aerei e colpi di artiglieria. Gaidai ha aggiunto che i 15.000 abitanti della città non sono riusciti a fuggire perché i bombardamenti sono troppo intensi.
Ore 8.22: Sei morti e almeno 8 feriti a Severodonetsk
E' di sei morti e almeno otto feriti il bilancio dei bombardamenti effettuati dalle truppe russe su Severodonetsk nelle ultime 24 ore. Lo ha dichiarato questa mattina il capo dell'amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhiy Haidai, sul proprio canale Telegram. Haidai ha accusato l'esercito russo di colpire deliberatamente i civili, in particolare attaccando i rifugi antiaerei posti nello stabilimento chimico Azot di Severodonetsk. "Un totale di sei persone sono rimaste uccise e almeno otto ferite il 24 maggio. A una donna è stata amputata una gamba", ha scritto Haidai, aggiungendo che nelle ultime 24 ore sono state distrutte 25 abitazioni private nella regione di Luhansk, di cui due a Severodonetsk.
Ore 7.56: 4 missili su Zaporizhzhia; un morto e tre feriti
Diverse esplosioni sono state segnalate da testimoni oculari in piena notte a Zaporizhzhia. Lo riferisce il Kyiv Independent, spiegando che le forze russe hanno lanciato quattro missili contro la città, uno dei quali è riuscito a distruggere la difesa aerea ucraina. Una persona è stata uccisa e altre tre sono rimaste ferite nell'attacco.
Ore 7.41: Zelensky, "armi miglior investimento per la stabilità nel mondo"
La situazione nel Donbass è "estremamente difficile" e "tutta la forza che l'esercito russo ancora possiede è stata riversata lì per attaccare". Lo ha detto Volodymyr Zelensky che nel suo discorso nelle ultime ore ha sostenuto che "la fornitura di armi" all'Ucraina sia "il miglior investimento" per la "stabilità nel mondo". Il presidente ucraino ha citato "Lyman, Popasna, Severodonetsk, Slovyansk", nell'Ucraina orientale, accusando le forze russe di voler "distruggere tutto". "Sono grato a tutti i partner dell'Ucraina che ci aiutano. Ma lo sottolineo ancora, più a lungo durerà questa guerra, più alto sarà il prezzo per la protezione della libertà non solo per l'Ucraina, ma per tutto il mondo libero - ha proseguito - Quindi, la fornitura di armi pesanti all'Ucraina, lanciarazzi multipli, tank, armi antinave e altre armi, è il miglior investimento per mantenere la stabilità nel mondo ed evitare molte crisi gravi che la Russia sta ancora pianificando o ha già provocato".
Ore 7.19: "Rallentamento dell'offensiva russa? Una menzogna"
La dichiarazione della Russia sul presunto rallentamento deliberato dell'offensiva delle proprie truppe in Ucraina e' una menzogna. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio pubblicato ieri sera. A suo dire, Mosca non ha trovato nulla di meglio da inventare dopo "tre mesi di ricerca di spiegazioni" sul motivo per cui "non sono riusciti a spezzare l'Ucraina in tre giorni". Zelensky ha anche sostenuto che oggi quasi 30 mila militari russi siano stati uccisi in Ucraina, e che le forze ucraine abbiano distrutti più di 200 aeromobili, nonché migliaia di carri armati, veicoli corazzati e altre attrezzature, mentre i missili russi sarebbero quasi esauriti. "Vogliono coprirlo con la bugia che non stanno combattendo a pieno regime. E' un peccato. E verra' il momento in cui loro stessi lo ammetteranno", ha affermato il presidente ucraino.
Ore 7.17: Vestager e il gas russo, "Ue non ingenua ma avida"
La guerra in Ucraina ha messo in luce una incredibile dipendenza di alcuni Paesi europei - a cominciare dalla Germania e dall'Italia - al gas russo ma "parlare di ingenuità non ha senso. Siamo stati in realtà avidi". Lo ha detto al Sole 24 Ore la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager spiegando che "abbiamo voluto gas a basso costo dalla Russia, manodopera a basso costo dalla Cina, microprocessori a basso costo da Taiwan. Mi sembra ci sia una lezione da imparare: la sicurezza delle forniture ha un prezzo, ma comporta anche vantaggi, vale a dire prevedibilità e tranquillità". In ogni caso per Vestager "non è una buona idea pensare di potersi rifornire di tutto in Europa. Faccio l'esempio dell'industria mineraria: ci vorrebbero 10 anni per ristabilirla. Quindi è molto più naturale creare coalizioni, come stiamo facendo con gli americani, i giapponesi o i sudcoreani (Paesi alleati, il cosiddetto friendshoring, ndr). In modo da aiutarci a vicenda, non solo nei giorni di pioggia, ma anche quando le cose vanno peggio".
Ore 00.05: Uccisi 5 civili a Severodonetsk
I militari russi uccidono 5 civili a Sievierodonetsk, nell'Oblast di Luhansk. Le truppe ucraine sono riuscite a evacuare due civili dal villaggio di Bilohorivka. Lo scrive il Kiev Indipendent. "E' arrivato il momento in cui evacuiamo meno persone (al giorno) di quante ne perdiamo", ha dichiarato Serhiy Haidai, capo dell'amministrazione militare regionale.