A distanza "illimitata"
La Russia prepara "l'arma finale" della guerra: cosa è in grado di fare e perché può provocare un disastro
"Chernobyl volante": questa la nuova arma cui starebbe lavorando la Russia di Vladimir Putin. Si tratta di un nuovo missile da crociera a propulsione nucleare in grado di raggiungere facilmente sia il Regno Unito che gli Stati Uniti. Quest'arma, infatti, può colpire a distanza "illimitata" e - come riporta il Messaggero - può eludere i sistemi di difesa terra-aria volando a bassa quota. Lo zar potrebbe ricorrevi in una situazione di emergenza per Mosca.
Il missile, il cui nome tecnico è "Burevestnik", ha una doppia capacità con propulsione nucleare e una portata quasi illimitata. Secondo gli esperti, sarebbe addirittura in grado di superare le difese aeree Nato. Il motivo? La capacità di volare a basse altitudini, cioè tra 45 e 90 metri. Il soprannome di "Chernobyl volante" è stato inventato da Marshall Billingslea, esperto della difesa nominato dall'ex presidente Donald Trump. Secondo lui queste armi sono inutili: “Francamente non dovrebbero esistere. Perché mai dovresti avere un missile da crociera con punta nucleare a propulsione nucleare? Non è altro che una Chernobyl volante".
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Secondo l'esperto di difesa Brent Eastwood, i test del nuovo missile sarebbero già iniziati e avrebbero luogo all'interno di una struttura artica vicino a Pankovo su Novaya Zemlya nel Mare di Barents. Alla base di questa ipotesi ci sono le immagini satellitari diffuse lo scorso anno, che mostrano un sito di test con un trampolino di lancio per il Burevestnik. Non tutti, però, sono convinti dell'efficacia di quest'arma. I dubbi riguardano il suo effettivo funzionamento ma anche i test, che rischiano di essere molto pericolosi sia per gli uomini che per l'ambiente.
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