Primogenita
Maria Vorontsova, propaganda in incognito su Telegram: la clamorosa scoperta sulla figlia di Putin
Maria Vorontsova starebbe facendo propaganda su Telegram. Si tratta della figlia maggiore di Vladimir Putin, la quale - per non essere riconosciuta online - si sarebbe nascosta dietro a un nickname, "Maria V". Una copertura piuttosto debole in realtà, anche perché avrebbe utilizzato le iniziali del suo vero nome. La 37enne, che lavora al Centro nazionale di ricerca medica per l'endocrinologia del ministero della Salute russo, è la primogenita nata da Putin e dall'ex first lady Lyudmila Aleksandrovna Ocheretnaya.
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Nelle ultime ore si sta parlando di lei a livello internazionale per via di alcuni messaggi estrapolati da un chat Telegram con altri 106 ex compagni di facoltà. La Vorontsova, infatti, si è laureata all'Università di Mosca nel 2011. Nei messaggi venuti a galla, la donna - come riporta il Messaggero - farebbe propaganda filo-governativa. "Nessuno in Occidente vuole che la Russia sia prospera e per questo cercano di impedirlo da sempre. E continueranno a farlo", avrebbe scritto in uno dei tanti messaggi ripresi dalla stampa inglese. A portare alla luce i suoi post è stato Dmitry Kolezev del media indipendente russo Republic, che ha spiegato: "Non siamo sicuri al 100% che il profilo sia della Vorontsova, ma almeno due fonti autorevoli, oltre a molte prove circostanziali, ci confermano che lo è". Il nickname e i contenuti dei messaggi, comunque, non lascerebbero spazio ad alcun dubbio.
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Nelle chat, però, pur non essendosi mai detta favorevole alla campagna militare in Ucraina, Maria V. si sarebbe arrabbiata con un compagno che ha parlato di "annessione": "E' un'operazione dettata dalla volontà del popolo, perché in questa storia la Russia non è l'aggressore, ma la vittima costretta a difendersi". Nel suo mirino anche l'Occidente: "Nel 2008 sono iniziate le prime sanzioni contro di noi e hanno minacciato che la mozzarella sarebbe scomparsa dagli scaffali dei negozi. Tutti sono andati fuori di testa: Come sopravviveremo adesso senza mozzarella italiana? Ora stiamo ancora respirando? Così sembra. Anzi, adesso abbiamo anche la nostra mozzarella. E sembrava possibile negli anni '90? No!".
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