L'ultimo caduto

Sergei Tsarkov, ammazzato il miglior cecchino russo: l'epica imboscata al fiume Donets

Vladimir Putin ha perso un altro colonnello, stavolta nell’imboscata che le forze ucraine hanno teso ai russi che tentavano di attraversare il fiume Donets. Si tratta di Denis Kozlov: è il 43esimo colonnello perso dal Cremlino in neanche tre mesi di conflitto, stavolta a causa di un tentativo fallito da parte di due battaglioni di raggiungere l’altra riva del fiume. Nella stessa circostanza è morto anche il sergente Sergei Tsarkov, una leggenda nell’esercito russo: era considerato uno dei migliori cecchini del mondo.

 

 

“Era il migliore di tutta la brigata - ha dichiarato una fonte militare su Tsarkov, che era al comando di una compagnia di cecchini - tutti lo rispettavano moltissimo, era un vero professionista. Nessuno credeva che potesse succedergli una cosa del genere”. Prima di essere mandato in guerra in Ucraina, Tsarkov aveva anche vinto diverse gare internazionali destinate ai cecchini nei giochi militari. Per Putin l’imboscata al fiume Donets è stata l’ennesima umiliazione della sua fallimentare invasione: il bilancio sta diventando sempre più imbarazzante, dopo il ritiro dalla capitale Kiev e pure dalla città di Kharkiv.

 

 

Tornando invece al colonnello Kozlov, quest’ultimo si trovava sul campo di battaglia relativamente da poco tempo: era stato mandato a sostituire Serhiy Porohnya, ucciso a marzo durante i combattimenti. L’attacco al fiume Donets è stato di grande successo per gli ucraini: i soldati russi e i loro veicoli sono rimasti intrappolati mentre cercavano di attraversare il fiume, dopo che il ponte è stato fatto saltare in aria dagli ucraini. Le immagini satellitari hanno mostrato un cimitero: 52 veicoli contrassegnati dalla Z sono andati distrutti e circa mille soldati persi.