Mani nei capelli
Sergej Shoigu, "le deportazioni in Siberia...": la frase agghiacciante a settembre 2021
E' una delle figure chiave del conflitto in Ucraina nonché fedelissimo di Vladimir Putin: stiamo parlando di Sergej Shoigu, ministro russo della Difesa, che di recente ha avuto un importante colloquio telefonico con Lloyd Austin, segretario alla Difesa americano. Quello che emerge in queste ore su di lui, però, mette i brividi: nel settembre del 2021 infatti il ministro avrebbe proposto la costruzione di nuove città in Siberia, descrivendo nel dettaglio quali fossero i piani del Cremlino per quella regione.
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Agghiacciante il suo riferimento alla deportazione di massa in Siberia di circa 70 anni fa. Sarebbe stato proprio lui infatti a spiegare che non era la prima volta che si parlava di "grandiosa costruzione". In un articolo ripreso dal sito ucraino War in Ukraine. Daily updates, il ministro avrebbe scritto: "In epoca sovietica la Siberia accoglieva centinaia di migliaia di giovani che stavano qui per lavorare e che arrivavano con entusiasmo dalle regioni occidentali di Bielorussia, Ucraina, Caucaso e Asia centrale".
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Il sito ucraino, allora, spiega: "Il tema della deportazione, così come altri crimini del periodo sovietico, spesso viene emarginato e messo a tacere nella memoria politica russa di oggi". Di deportazione, tra l'altro, si è parlato anche qualche settimana fa in riferimento agli ucraini - circa un milione - che dal Donbass sarebbero stati trasferiti in zone rurali oltreconfine. Lì sarebbero poi stati schedati, interrogati e isolati.
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