Chavez: via l'ambasciatore Usa
Caracas - E’ crisi diplomatica tra Venezuela e Usa. Il presidente HugoChavez ha ordinato l'espulsione dell'ambasciatore americano in Venezuela, insegno di solidarietà e appoggio al governo della Bolivia, che mercoledì ha fattoaltrettanto. Il governo boliviano, infatti, ha accusato il rappresentantedell’ambasciata Usa fomentare le proteste e le spinte separatiste a La Paz e gli ha imposto dilasciare al più presto la Bolivia. In tutta risposta, Washington ha espulso ieril’ambasciatore boliviano. A sostenere la protesta contro gli Usa del presidenteEvo Morales ci ha pensato Chavez, che si unito con fervore al moto contro gliyankee e lanciando, a sua volta, un vero e proprio out out all’ambasciatoreamericano in Venezuala: “A partire da questo momento, l'ambasciatore yankee aCaracas ha 72 ore di tempo per lasciare il Venezuela, in solidarietà con la Bolivia", ha dettoChavez parlando a una manifestazione elettorale a Puerto Cabello, 120 km a ovest di Caracas. Eha concluso con la lapidaria affermazione “"Andate al diavolo, yankee dimerda". Non solo. Il presidente venezuelano ha anche minacciato disospendere le forniture di petrolio agli Stati Uniti, principale cliente delVenezuela, se Washington dovesse aggredire il suo governo. Chavez si è,inoltre, detto pronto a ''organizzareoperazioni di qualunque tipo'' pur di ''ripristinare il potere del popolo''mentre l'esecutivo argentino ha espresso ''sostegno pieno e incondizionato algoverno costituzionale della Bolivia''. A sostenere il governo boliviano ancheprincipali paesi andini, Colombia, Perù ed Ecuador, secondo i quali ilpresidente Morales ''saprà' trovare una soluzione costituzionale a questasituazione, attraverso un cammino di pace e dialogo, che contribuirà apreservare le istituzioni democratiche e l'unita' della Bolivia''.