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Ucraina, la guerra in diretta. Zelensky-Guterres, "forti esplosioni a Kiev": attacco all'Onu. E Biden insulta ancora Putin
Giorno 64. La guerra in Ucraina procede ininterrottamente. È stato convocato per lunedì il Consiglio straordinario dei ministri dell'Energia dell'Ue con Mario Draghi che farà visita a Joe Biden il 10 maggio. Una decisione resa necessaria dopo che lo scontro sul gas passa dalle parole ai fatti: Mosca ha interrotto le forniture a Bulgaria e Polonia e minaccia di colpire anche altri paesi, tra cui l’Italia a causa del mancato pagamento in rubli. Intanto Volodymyr Zelensky e Ursula von der Leyen hanno avviato un colloquio telefonico. Tutti, compresi gli Stati Uniti, si dicono ormai convinti che il conflitto durerà a lungo. A maggior ragione dopo che Putin ha minacciato: "Porteremo a termine tutti gli obiettivi".
Ore 21.54 Sindaco Kiev, tre feriti in attacco missilistico
Tre persone sono state ferite e portate in ospedale dopo l'attacco missilistico che ha colpito Kiev.Lo ha riferito il sindaco Vitali Klitschko, citato dalla Bbc. Un missile ha colpito i piani inferiori di un edificio residenziale. La portavoce del Servizio di emergenza statale, Svetlana Vodolaga, ha affermato che il secondo ha colpito una struttura senza nome vicino all'edificio residenziale.
Ore 20.51 Guterres, "Attacco a Kiev mi ha sconvolto"
"L'attacco a Kiev mi ha sconvolto": lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, intercettato dalla tv portoghese Rtp, subito dopo l'attacco con missili sulla capitale Ucraina, commesso proprio durante la sua missione per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky.
Ore 20.32 Missili su Odessa, distrutti da contraerea
Un attacco missilistico si è verificato in serata su Odessa. Il capo dell'amministrazione regionale Maksym Marchenko ha reso noto via telegram che tre missili sono stati distrutti dalla contraerea Ucraina.
Ore 20.14 Missili durante la conferenza Guterres-Zelensky: "Atti barbarici"
Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, ha denunciato su Twitter quanto avvenuto nella capitale durante la conferenza di Guterres e Zelensky: in visita c'era anche il primo ministro bulgaro Kiril Petkov. "Con questo efferato atto di barbarie - ha dichiarato Kuleba - la Russia dimostra ancora una volta il suo atteggiamento nei confronti dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo".
Ore 19.27 Conferenza Guterres-Zelensky, forti esplosioni
Durante la conferenza stampa di Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, e Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, sono state avvertite alcune forti esplosioni. “In Ucraina ho visto violazioni dei diritti umani”, ha dichiarato Guterres, che ha visitato alcuni dei luoghi dove i russi sono accusati di aver commesso crimini di guerra contro la popolazione civile.
Ore 18.34 Kiev: identificati 10 soldati russi accusati di crimini Bucha
L'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina ha identificato 10 militari russi coinvolti nelle atrocità commesse a Bucha. Fanno tutti parte della 64esima brigata di fanteria motorizzata. "Questi soldati erano soliti prendere in ostaggio civili disarmati, farli soffrire la fame e la sete, li hanno tenuti in ginocchio con le mani legate con cavi e gli occhi bendati e torturati", ha denunciato su Facebook la procuratrice generale Iryna Venediktova, "le persone sono state aggredite per ottenere da loro alcune informazioni sull'ubicazione delle unità delle forze armate ucraine, e alcune di loro sono state torturate senza alcun motivo. I militari russi hanno minacciato di uccidere le loro vittime e persino inscenato esecuzioni sparando in direzione dei prigionieri", ha concluso
Ore 18.27 Copasir e Governo: segreto sulla fornitura di armi all’Ucraina
Il presidente del Copasir Adolfo Urso fa sapere che durante l’audizione di oggi del ministro della Difesa Lorenzo Guerini si sono "condivisi i contenuti del secondo Decreto interministeriale che autorizza la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle Autorità governative dell’Ucraina, sui quali il Comitato ha convenuto con il Governo nella apposizione del vincolo di segretezza, e gli esiti della riunione svoltasi nella base americana di Ramstein in Germania lo scorso 26 aprile con la partecipazione dei Paesi alleati nel sostegno al governo di Kiev", ha concluso Urso.
Ore 18.00 Joe Biden: Irresponsabili minacce di guerra nucleare
Joe Biden ha definito "irresponsabili" i riferimenti delle autorità di Mosca alla possibilità di una guerra nucleare. "Nessuno dovrebbe fare commenti inutili sull'uso delle armi nucleari o sulla possibilità di usarle. È irresponsabile", ha detto nella conferenza stampa alla Casa Bianca in cui ha annunciato la richiesta al Congresso di altri 33 miliardi di dollari in aiuti per l'Ucraina.
Ore 17.44 Joe Biden: Noi non attacchiamo Mosca, aiutiamo Kiev a difendersi
"Non stiamo attaccando la Russia ma aiutando l’Ucraina a difendersi": così Joe Biden nell'atteso intervento dalla Casa Bianca. "Cedere all’aggressione avrebbe un prezzo più alto che aiutare l’Ucraina. Non è economico sostenere Kiev, ma gli Stati Uniti possono farcela", ha rimarcato, per poi chiarire che "finché continueranno gli assalti e le atrocità, continueremo ad aiutare il Paese a difendersi dall’aggressione russa», inviando "altre armi e nuovi aiuti", il riferimento è anche ai 33 miliardi di dollari in aiuti che l’amministrazione ha chiesto al Congresso di approvare. Biden ha infine ribadito che "non permetteremo che la Russia ci intimidisca e ricatti i nostri alleati con energia". Putin «non avrà mai successo nell’occupazione dell’Ucraina. Siamo pronti a qualsiasi cosa facciano i russi, persone brutte, cattive, sporche. Colpiremo gli oligarchi e la cleptocrazia di Putin, sequestreremo yacht e ville", ha concluso.
Ore 17.23 Gestori rete gas Ue: Con embargo a Russia stock a rischio
"In uno scenario di interruzione dell'approvvigionamento di gas russo a partire dal 1° aprile, la maggior parte dei paesi europei non raggiungerebbe l'obiettivo del livello di stoccaggio dell'80% o del 90% il 1° ottobre". Lo scrive Entsog (Rete Europea dei Gestori dei Sistemi di Trasporto del Gas) in una nota che sintetizza il rapporto sulle prospettive delle forniture per l'estate 2022.
Ore 17.12 Regno Unito: Britannico ucciso, un altro scomparso
Un britannico è rimasto ucciso in Ucraina e un altro, sempre britannico, è scomparso, ha reso noto il Foreign Office. Probabilmente i due erano andati a combattere con l’esercito ucraino, ma non è stato confermato. Il ministero degli Esteri di Downing Street non ha fornito dettagli su cosa i due facessero in Ucraina né alcunché sui tempi.
Ore 16.41 Scholz: Germania si deve preparare a stop gas russo
Il cancelliere tedesco Scholz ha avvertito che Berlino deve prepararsi all'eventualità che Mosca sospenda le forniture di gas. "Se e quale decisione potrà essere adottata a questo riguardo dal governo russo è materia di speculazioni, ma bisogna essere preparati", ha concluso Scholz a margine della sua visita a Tokyo.
Ore 16:24 Biden chiederà al Congresso 33 miliardi per Kiev
Joe Biden chiederà al Congresso altri 33 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina a respingere l’invasione russa. Altri 8,3 miliardi di dollari di aiuti economici serviranno ad "aiutare il governo ucraino a rispondere alla crisi immediata", mentre un tesoretto di circa 3 miliardi di dollari sarà destinato a finanziare l’assistenza umanitaria e a fronteggiare l’aumento dei prezzi delle forniture alimentari globali a causa dell’aggressione russa contro l’Ucraina, che è uno dei maggiori produttori di grano mondiali.
Ore 16.05 Donetsk cancella parata 9 maggio: Minaccia di attacchi
L'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, nel Donbass, ha deciso di cancellare la parata del 9 maggio, nell'anniversario della vittoria contro i nazisti durante la Seconda guerra mondiale, per la minaccia di attacchi. La parata è stata rinviata a quando i separatisti avranno preso il controllo dell'intero territorio. Lo ha confermato il capo dell'autoproclamata Repubblica Denis Pushilin, secondo quanto riporta Interfax. "È stata presa una decisione difficile: terremo la parata dopo la vittoria finale e" quando "la Dpr avrà raggiunto i propri confini costituzionali. La sicurezza viene prima", ha concluso. Insomma, i fedelissimi di Vladimir Putin costretti a rinunciare allo show.
Ore 15.43 Battaglione Azov: Bombardato ospedale da campo acciaieria
"Bombardato l'ospedale da campo militare che si trova nell'acciaieria Azovstal: ci sono morti e nuovi feriti". Lo affermano su Telegram - rilanciati da Ukrinform - i soldati del battaglione Azov, che hanno postato un video dei primi soccorsi ai soldati rimasti sotto le macerie. "La sala operatoria è distrutta. Continuano a bombardare ma la Convenzione di Ginevra garantisce la protezione delle istituzioni mediche ospedaliere e ai feriti dovrebbe essere fornita l'assistenza necessaria senza discriminazioni di alcun tipo", hanno concluso quelli del Battaglione.
Ore 14.28 Biden si vende gli yacht degli oligarchi
La Camera americana ha approvato un provvedimento per sollecitare Joe Biden a vendere gli yacht e gli asset di lusso congelati agli oligarchi russi colpiti dalle sanzioni e utilizzare i fondi raccolti per offrire aiuti militari e umanitari all'Ucraina. La misura, anche se simbolica e non vincolante, è stata approvata con 417 voti a favore e 8 contrari: il Congresso Usa mostra così una volontà compatta nel sostenere un'azione di Joe Biden contro Mosca semrpe più decisa.
Ore 15.02 Kiev: Mariupol, rischio epidemie
Mariupol è a rischio epidemie: le terrificanti condizioni sanitarie, l’assenza di acqua e le migliaia di cadaveri insepolti rendono possibile l’insorgenza di casi di colera e di altre malattie legate alla carenza di una igiene minima. L’allarme è stato lanciato dalle autorità locali. Dei circa 450mila abitanti che vivevano nel porto sul Mar d’Azov prima della guerra, ne resistono solo circa 100mila, almeno secondo le ultime stime. Da settimane l’approvvigionamento idrico centrale non funziona e le forniture di acqua funzionano a singhiozzo e solo in alcune zone; le condizioni rischiano di aggravarsi con l’aumento delle temperature e la continua riduzione delle scorte alimentari. Stando al sindaco Vadym Boychenko, è sempre più urgente «una evacuazione immediata e totale» dei civili.
Ore 14.46 Nato, pronti a sostenere Kiev in guerra per anni
"La Nato è pronta a sostenere l’Ucraina per anni nella guerra contro la Russia, anche aiutando Kiev a passare dalle vecchie armi dell’era sovietica alle moderne attrezzature militari occidentali". Queste le nette parole del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenuto al Forum della gioventù. "C’è assolutamente la possibilità che questa guerra si trascini e duri per mesi e anni", ha concluso il segretario generale.
Ore 14.12 Kurtiev, situazione grave a centrale Energodar
"Certo che siamo preoccupati, molto preoccupati. Non abbiamo il controllo della centrale nucleare di Energodar qui a trenta chilometri dalla nostra città e i russi boicottano ogni forma di cooperazione". Così in un'intervista Anatolii Kurtiev, da sette mesi sindaco di Zaporizhzhia. "La situazione è grave. Per ora ancora sotto controllo, ma potenzialmente drammatica. Questa è la centrale nucleare più grande d'Europa, i soldati russi la occupano dai primi di marzo e da allora sono loro a dettare le regole, noi possiamo fare ben poco", ha concluso il primo cittadino.
Ore 13.55 Gas, la Commissione Ue denuncia: Mosca aggira sanzioni
"La Russia ha prefigurato un sistema che implica una serie di tappe che fanno sì che le imprese importatrici di gas che pagano in euro o in dollari non possono considerare pienamente effettuata la transazione fino a quando non c’è stata la conversione in rubli. Di conseguenza si tratta di un sistema che aggira le sanzioni". A riferirlo il portavoce della Commissione europea.
Ore 13:49 Kiev: migliaia di persone deportate in Siberia attraverso Mariupol
"Stando alle parole del sindaco di Mariupol sono morti oltre 10mila civili, ma in base ad altre informazioni la cifra potrebbe superare le 20mila unità". Lo ha dichiarato il colonnello Oleksandr Motuzianyk, portavoce e rappresentante ufficiale del ministro della Difesa dell’Ucraina Alexei Reznikov.
Ore 13:19 Erdogan: "Putin è pronto a portare avanti la mediazione"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha assicurato all’omologo russo Vladimir Putin di essere pronto a continuare gli sforzi di mediazione per raggiungere la pace nella regione.
Ore 12:57 Avviato il colloquio telefonico tra Erdogan e Putin
II presidenti turco e russo, Tayyip Erdogan e Vladimir Putin, hanno discusso telefonicamente della situazione in Ucraina. "Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin. Durante i colloqui, hanno discusso dello scambio di detenuti tra Russia e Usa avvenuto ieri in Turchia, nonché di eventi legati all’Ucraina", queste le parole del suo ufficio stampa.
Ore 12.43 Medvedev: ok Bundestag ad armi "finirà tristemente"
L’approvazione da parte della Germania della fornitura di armi pesanti al regime di Kiev "ricorda le azioni dei loro predecessori, che nel secolo scorso sedevano nel parlamento tedesco, sotto un nome diverso nel secolo scorso e questo finirà tristemente". Questa la durissima risposta del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, alla decisione del Bundestag di fornire un sostegno completo all’Ucraina, compreso un aumento della fornitura di armi pesanti.
Ore 12.38 Cina contro Nato: Strumento per cercare egemonia
La Cina attacca la Nato, definita "uno strumento di singoli Paesi per cercare l'egemonia" non solo nel Nord Atlantico, ma anche nell'Asia-Pacifico, verso cui si è rivolta negli ultimi anni "per mostrare la sua potenza e fomentare conflitti". Così il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, in risposta ai giudizi della ministra degli Esteri britannica Liz Truss sull'importanza della Nato di avere una prospettiva globale, citando Taiwan e l'Indo-Pacifico. La Truss ha rimarcato che "come prodotto della Guerra Fredda e più grande alleanza militare al mondo, l'Alleanza dovrebbe valutare la situazione e apportare gli adeguamenti necessari".
Ore 12.28 Cremlino, l'invio di armi a Kiev una minaccia per l'Europa
L'invio di armi in Ucraina e in altri Paesi costituisce "una minaccia per la sicurezza dell'Europa".
Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Tass.
Ore 12.20 - Kiev, nostro "diritto" attaccare obiettivi militari russi
L'Ucraina ha il "diritto" di difendersi attaccando obiettivi militari russi. Lo ha ribadito il consigliere della presidenza Ucraina, Mikhailo Podolyak, su Twitter. "Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha detto che l'Ucraina dovrebbe decidere se colpire strutture militari russe", si legge nel tweet, "la Russia ha attaccato l'Ucraina e ucciso civili. L'Ucraina si difendera' in ogni modo, compresi gli attacchi a depositi e basi degli assassini. Il mondo ci riconosce questo diritto".
Ore 11.54 - Bundestag tedesco approva l’invio di armi pesanti a Kiev
Il Bundestag tedesco ha approvato la consegna delle armi pesanti all’Ucraina. La mozione è passata con i voti di maggioranza e opposizione: 586 i voti favorevoli, 100 i contrari, sette gli astenuti.
Ore 11.30 - Mosca: in Transnistria "atti terrorismo", si indaghi
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che la Federazione Russa è "allarmata dall’escalation in Transnistria", parlando di "atti di terrorismo" sui quali si indagherà con "un’indagine imparziale". L’Occidente chiede apertamente a Kiev di attaccare la Russia utilizzando le armi fornite.
Ore 11.15 - Intensificati attacchi russi ad acciaieria Azovstal di Mariupol
Le immagini satellitari mostrano che gli attacchi russi si sono intensificati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Dalle foto si vede che gli attacchi hanno danneggiato una struttura centrale.
Ore 10.47 Regno Unito: missili antinave a Kiev, Russia via da tutta l'Ucraina
Londra sta già fornendo a Kiev missili a lungo raggio Brimstone, usati al momento come armi terra-terra, ma pianifica pure l'invio di specifiche batterie "anti nave". Lo ha confermato Ben Wallace, ministro della Difesa di Boris Johnson, aggiungendo di essere d'accordo con la collega degli Esteri, Liz Truss, sull'obiettivo di costringere la Russia a lasciare "tutta l'Ucraina", inclusi Donbass e Crimea, oltre che a impedirle di "controllare il Mar Nero". Wallace ha peraltro negato l'accusa russa di un coinvolgimento della Nato nel conflitto, sostenendo che il Regno fornisce armi "come 40 altri Paesi in base ad accordi bilaterali".
Ore 10.28 Nato, accoglieremmo Svezia e Finlandia a braccia aperte
"Se Svezia e Finlandia decidono di entrare nella Nato saranno accolti a braccia aperte". Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa con la presidente dell'eurocamera Roberta Metsola. "Abbiamo lavorato con questi Paesi per anni, sappiamo che loro forze hanno gli standard della Nato, abbiamo condotto insieme in molte missioni e mi aspetto che il processo sia veloce dopo che le formalità saranno espletate". "Sono certo - ha aggiunto - che troveremo accordi di sicurezza nel periodo di interregno fino a quando sarà ratificata la loro scelta", ha concluso. Parole che, per certo, attireranno la dura reazione del Cremlino.
Ore 10.18 Minaccia russa dal Mar Nero?
"Nonostante le imbarazzanti perdite della nave da sbarco Saratov e dell'incrociatore lanciamissili Moskva, la flotta russa sul Mar Nero mantiene la capacità di colpire obiettivi in Ucraina e sulla costa". Lo sottolinea il Ministero della difesa britannico nell'ultimo aggiornamento dell'intelligence pubblicato su Twitter. Ad ora nel nella zona operativa del Mar Nero, evidenzia l'intelligence britannica, ci sono circa 20 imbarcazioni della Marina russa, compresi sottomarini. Lo Stretto del Bosforo, aggiunge, resta chiuso a tutte le navi da guerra non turche, rendendo alla Russia impossibile rimpiazzare la perdita dell'incrociatore Moskva nel Mar Nero.
Ore 10.12 - Allarme missile a Leopoli, attacco sventato
Sventato dalla difesa aerea ucraina il rischio di un attacco missilistico da sud-est dal Mar Nero diretto a Leopoli. Lo rende noto il governatore di Leopoli (Lviv) Maksym Kozytskyi su Twitter, come riportato da The Guardian. A causa della "minaccia", scrive il governatore, nella regione era dunque scattato un allarme aereo. Ora pero' la situazione e' "calma", aggiunge. Secondo quanto riporta il sito del quotidiano inglese, Kozytskyi avrebbe anche detto che finora la polizia ha elaborato 1.568 denunce relative a persone e oggetti sospetti.
Ore 9.50 - Kiev, a est fuoco intenso in quasi tutte le direzioni
Lo stato maggiore ucraino afferma che la Russia, il cui obiettivo è prendere il pieno controllo delle regioni di Donetsk e Luhansk e avere un corridoio terrestre verso la Crimea, sta aumentando il ritmo della sua offensiva nell'est del paese. Le forze russe "stanno esercitando un fuoco intenso" in quasi tutte le direzioni, ha affermato lo stato maggiore generale in un aggiornamento della situazione, con "l'attività più grande osservata nelle direzioni di Slobozhanske e Donetsk". Gli attacchi a Kharkiv, la seconda città più grande dell'Ucraina, continuano, afferma l'aggiornamento, e più forze sono state spostate nella città di Izyum.Nella direzione di Donetsk, le truppe russe si stanno concentrando sull'accerchiamento delle forze ucraine. Nelle ultime 24 ore, le forze ucraine hanno respinto sei attacchi nelle regioni di Donetsk e Luhansk, ha affermato lo stato maggiore.
Ore 9.20 - Mosca contro Usa: inserirci nella lista dei paesi pro-terrorismo? "Misura idiota con conseguenze"
È "una misura idiota" l'ipotesi di inserire la Russia nella lista redatta dagli Stati Uniti dei Paesi sponsor del terrorismo. Una misura, chiesta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky a quello americano Joe Biden, che se verrà messa in atto "non sarà senza conseguenze". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova citata dall'agenzia di stampa Tass. "Tutte le misure che prenderanno, anche di natura così idiota, avranno conseguenze. Noi, ovviamente, non lasciamo nulla senza risposta e loro devono capirlo", ha detto Zakharova al canale televisivo Solovyov Live rispondendo a una domanda sulla reazione di Mosca all'iniziativa statunitense di riconoscere la Federazione Russa come Paese sponsor del terrorismo.
Ore 9.04 - Forze di Odessa potenziano la difesa al confine con la Moldavia
Alla luce della tensione crescente nell'autoproclamata repubblica della Transnistria, le forze di difesa della regione di Odessa, nel sud dell'Ucraina, hanno potenziato la protezione delle zone di confine con la Moldavia. Lo ha detto il portavoce dell'amministrazione militare regionale, Sergi Bratchuk, secondo quanto riporta Ukrinform. "Le forze di difesa continuano a combattere per la protezione e la difesa di Odessa e della regione. In particolare, abbiamo rafforzato la protezione del confine di stato con la cosiddetta Transnistria, dove le provocazioni russe continuano al fine di creare una certa tensione per la regione di Odessa", scrive Bratchuk si Telegram, precisando che nella notte non ci sono stati bombardamenti sulla regione.
Ore 8.55 - Bce pronta a qualunque azione necessaria per la stabilità di finanza e prezzi
"La Bce è pronta ad assumere qualunque azione necessaria per salvaguardare la stabilità finanziaria e attuare il suo mandato per assicurare la stabilità dei prezzi". Lo si legge in testa all'editoriale della presidente Christine Lagarde, che apre il rapporto annuale sul 2021. La Bce sottolinea che i suoi commenti "si riferiscono alle attività nel 2021 e sono stati finalizzati prima dell'invasione russa dell'Ucraina".
Ore 8.45 - Kiev, bombardamenti a Kharkiv, almeno 2 civili uccisi
Nella regione di Kharkiv, almeno due civili sono stati uccisi da bombardamenti nella comunità di Derhachiv.Lo riferisce Ukrinform, citando il servizio stampa della comunità di Derhachiv su Telegram. Da chiarire il numero dei feriti.
Ore 8.37 - Gazprom continua a fornire gas all'Europa attraverso l'Ucraina
Gazprom ha continuato a fornire gas naturale all'Europa, attraverso l'Ucraina, in linea con le richieste dei consumatori europei. È quanto emerge dai dati dell'operatore del gasdotto ucraino secondo cui le richieste ammontano a 63,4 milioni di metri cubi per il 28 aprile.
Ore 8.10 - Registrati 200 attacchi informatici contro l'Ucraina
Gruppi legati allo stato russo hanno effettuato più di 200 attacchi informatici contro l'Ucraina e le sue infrastrutture dall'inizio dell'invasione dell'esercito russo, secondo un rapporto Microsoft. Questi attacchi "non solo hanno danneggiato i sistemi delle istituzioni in Ucraina, ma hanno anche preso di mira l'interruzione dell'accesso della popolazione a informazioni affidabili e servizi vitali da cui dipendono i civili e hanno tentato di minare la fiducia nei leader del Paese", osserva Tom Burt , vicepresidente di Microsoft.
Ore 7.44 - Guterres: "La fine della guerra la deciderà la Russia"
Guterres ha difeso il ruolo delle Nazioni Unite per porre fine al conflitto durato due mesi. "La guerra non finirà con gli incontri", ha dichiarato. "La guerra finirà quando la Federazione Russa deciderà di farla finita e quando ci sarà - dopo un cessate il fuoco - la possibilità di un serio accordo politico. Possiamo tenere tutti gli incontri, ma non è questo che porrà fine alla guerra". Durante il colloquio con Putin, Guterres ha detto di aver discusso dell'evacuazione dei civili dall'acciaieria accerchiata nella città portuale meridionale di Mariupol, sostenendo che Putin fosse d'accordo "in linea di principio" sull'evacuazione dei civili e che erano in corso discussioni tra i funzionari delle Nazioni Unite e il ministero della Difesa russo per definire i dettagli dell'evacuazione. "Siamo anche in contatto con il governo ucraino per vedere se possiamo avere una situazione in cui nessuno può incolpare l'altra parte per le cose che non stanno accadendo", ha aggiunto.
Ore 7.34 - Autorità Transnistria: preso di mira da droni un arsenale di munizioni
Le autorità della repubblica separatista filorussa della Transnistria, in Moldova, hanno annunciato che un villaggio al confine con l'Ucraina che ospita un arsenale di munizioni è stato preso di mira dopo essere stato sorvolato da droni. A circa due chilometri dal confine ucraino nella regione si trova un enorme deposito di munizioni sotto giurisdizione russa, A Cobasna, si stima contenga 20mila tonnellate di munizioni. Nei giorni scorsi si sono verificate una serie di esplosioni in Transnistria definite "attacchi terroristici" dalle autorità locali. Il ministro degli Esteri moldavo Nicu Popescu ha definito gli eventi un "pericoloso deterioramento della situazione".
Ore 07.16 - Onu, il segretario generale a Kiev
Dopo la sua visita in Russia e l'incontro con Putin, il segretario generale dell'Onu Antònio Guterres è arrivato a Kiev, dove dovrebbe vedere Volodymyr Zelensky. Il numero uno del Palazzo di Vetro visiterà la periferia della capitale ucraina, Bucha, Irpin e Borodianka, teatro di alcune delle pagine più sanguinose della guerra. Dopo la sua visita a Mosca, il capo delle Nazioni Unite si è detto "preoccupato per i ripetuti rapporti su possibili crimini di guerra", aggiungendo che "richiedono un'indagine indipendente". Guterres ha infine riferito di aver chiesto a Vladimir Putin un cessate il fuoco urgente.