Il pugno dello zar
Bucha, "i macellai trasferiti a Izyum": il piano di Putin per far uccidere i testimoni dell'eccidio
I macellai di Bucha puniti da Vladimir Putin. La 64esima brigata russa, accusata di avere commesso crimini di guerra nella cittadina a poca distanza da Kiev, è stata trasferita su uno dei fronti più pericolosi della guerra in Ucraina. I soldati con a capo il tenente colonnello Azatbek Asanbekovich Omurekov, sono stati mandati a Izyum, a nord della regione del Donbass. Qui non sono mancate perdite, tutte immortalate da alcune immagini scattate da un drone ucraino. Dalle foto emerge che la brigata è stata attaccata: si vedono veicoli distrutti, blindati impantanati e gruppi di cadaveri in campi aperti e senza riparo.
Leggi anche: Olena Stokoz a Otto e Mezzo: "Mariupol peggio di Bucha, non sappiamo se i nostri sono vivi"
Nel frattempo, dopo il massacro di Bucha, l'Institute for the Study of War, un think tank americano che segue l'andamento del conflitto ha fatto sapere che la brigata è stata spedita e senza godere di un periodo di pausa. Lo scopo del presidente russo - si legge su Repubblica - è quello di mandare a morire i soldati che un giorno avrebbero potuto testimoniare sui crimini di guerra commessi e che il governo russo tenta di coprire.
A destare clamore la premiazione del reparto a "Brigata delle Guardie" e a colonnello per Omurekov. Anche in questo caso il sospetto è che dietro ci sia la volontà dello zar di indorare la pillola, ossia il trasferimento nella regione di Kharkiv, dove è in corso una campagna brutale per accerchiare i soldati ucraini posizionati più a sud per proteggere il Donbass. Eppure le proteste non sono mancate. D'altronde la 64esima brigata deve combattere contro i kholodnoyartsi, così sono chiamati i militari della 93esima brigata ucraina che proteggono Kharkiv, intenzionati a vendicarsi per Bucha. Insomma, Putin sta tentando in tutti i modi di far fuori i "macellai".