Sul campo
Generale Camporini, "Il colonnello Primavera": chi vicerà la guerra grazie al meteo
"Ormai l'Azov è diventato un mare russo". Il generale Vincenzo Camporini, sul Corriere della Sera, analizza lo scenario bellico che si apre in Ucraina dopo la presa di fatto di Mariupol da parte dell'esercito di Vladimir Putin. L'ultima sacca di resistenza del Battaglione Azov nel bunker delle acciaierie Azovstal, sottolinea, è di fatto ininfluente, perché la conquista del Sud ha completato "la saldatura tra la Crimea e la Russia propriamente detta", e questo potrà essere presentato all'opinione interna russa come un primo successo. Manca però la definitiva conquista del Donbass.
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"Le operazioni per questo secondo obiettivo non sembrano procedere con la rapidità e la dinamica necessarie per concludersi con successo nei prossimi giorni", prosegue Camporini. ed ecco perché "i diecimila impegnati per stanare gli ultimi resistenti di Mariupol possono fare la differenza per sfondare le linee ucraine".
Per vincere, i russi hanno ora due vie: "Chiudere in una sacca" gli ucraini, avanzando da nord e da sud, "o lanciare un'offensiva su tutto il fronte, con una massiccia avanzata di truppe corazzate". Decisivo potrebbe risultare l'aspetto meteorologico, "sia per le condizioni del terreno, che deve garantire l'agibilità ai pesanti mezzi corazzati e per usufruire appieno del supporto aereo". Dal "Generale Inverno" che sconfisse Napoleone e Hitler, conclude Camporini, al "Colonnello Primavera" che sarà decisivo per Putin e Zelensky, in un senso o nell'altro.