Ambiguità

Manuela Schwesig, la governatrice tedesca alleata di Putin? "Per aggirare le sanzioni..."

Nonostante lo stop alla realizzazione del gasdotto NordStream2, sembra essere rimasto ancora qualche legame tra Russia e Germania. E di mezzo ci sarebbe Manuela Schwesig dell'Spd, governatrice del Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Da quando è iniziata l'invasione dell'Ucraina, sono aumentate le richieste affinché la Schwesig - in passato considerata come simbolo della rinascita socialdemocratica nel Paese - si dimetta. Il motivo? La 47enne, come riporta il Corriere della Sera, sarebbe finita al centro di uno scandalo che riguarda il colosso moscovita dell’energia, Gazprom, e il tentativo di aggirare le sanzioni americane contro il gasdotto Nord Stream 2 che doveva portare in Germania il gas russo.

 

 

 

Tutto risale all’inizio del 2021, quando il Meclemburgo-Pomerania Anteriore creò una "Fondazione per il clima MV" che doveva commissionare i lavori per il gasdotto al posto della società russa Nord Stream 2 AG, con l'obiettivo di proteggere le aziende che lo costruivano dalle ritorsioni economiche degli Stati Uniti. Adesso però alcune inchieste giornalistiche hanno rivelato che la fondazione era in realtà diretta e finanziata da Nord Stream 2 AG, di Gazprom. Stando al settimanale Zeit, sarebbe stato proprio il colosso russo a dettare gli argomenti a favore del gasdotto. 

 

 

 

La Schwesig, dal canto suo, ha ammesso che "dalla prospettiva odierna" la costruzione del gasdotto è stata "un errore", ma ha deciso anche di non dare ulteriori chiarimenti e di non dimettersi. Gran parte dei suoi elettori, tra l'altro, è dalla sua parte, soprattutto per la vicinanza di molti tedeschi dell’Est alla Russia. Una situazione che preoccupa il resto del popolo tedesco e che mette sotto pressione anche il cancelliere Olaf Scholz, spesso accusato di non voler inasprire le misure contro Mosca.