Il presidente Usa
Joe Biden a capo delle operazioni militari in Ucraina? L'ultimo azzardo del presidente, il rischio della guerra mondiale
Per sostenere la resistenza ucraina gli Stati Uniti stanno spendendo 800 milioni di dollari alla settimana. Joe Biden ha già detto che "a breve" consegnerà altre armi. A quel punto, riporta il Corriere della Sera, avrà stanziato 3,4 miliardi di dollari, divisi in otto tranche, per appoggiare Zelensky.
Insomma, gli Usa tranne che per il fatto che i soldati americani e dell’Alleanza atlantica non combatteranno direttamente in Ucraina, sono di fatto a capo delle operazioni militari nel Paese invaso dall'esercito di Vladimir Putin. Biden spinge a "fare di più", a "pensare in grande" ora che "la sconfitta di Putin è possibile".
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Per il resto è saltata la distinzione tra armi "difensive" e "offensive" visto che sono stati mandati pezzi di artiglieria pesante e 11 elicotteri da combattimento, per non citare i 300 droni-kamikaze Switchblade. E presto arriveranno missili a media gittata, sistemi anti-aerei, altri droni.
E se nella prima fase della guerra Biden si è mosso con una certa prudenza ora sta alzando il tiro con l'invio di istruttori militari per addestrare gli ucraini a usare i missili o i cannoni americani.
Infine, Biden sta lasciando libertà a Zelensky sui negoziati con Putin ma sul piano militare "il presidente probabilmente seguirà il consiglio di quattro parlamentari di peso che chiedono di nominare uno zar per la gestione delle consegne di armi e per 'coordinarsi' con gli alleati. Un concetto che per i governi americani di qualsiasi colore significa solo una cosa: dettare la linea, come si è già visto negli ultimi summit".