Il cancelliere austriaco
Karl Nehammer dopo l'incontro con Putin: su cosa rischia di saltare l'Europa, la rivelazione inquietante
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer è stato finora l'unico leader occidentale a incontrare faccia a faccia Vladimir Putin. Un colloquio "molto duro e franco", l'ha definito lo stesso Nehammer in una intervista concessa a Meet the Press, programma dell'emittente statunitense Nbc della quale stanno uscendo delle anticipazioni. "Putin", dice il cancelliere austriaco, "ha mostrato di non fidarsi del mondo occidentale. Quindi, questo sarà il problema in futuro".
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In lingua tedesca, lo zar russo avrebbe dichiarato a Nehammer che sarebbe "meglio che la guerra finisca prima che dopo". Una frase enigmatica che Nehammer cerca di spiegare all'emittente americana: "Credo che Putin sappia esattamente cosa sta accadendo" in Ucraina e per questo è assolutamente necessario confrontarsi con Putin su quello che sta facendo in Ucraina con le sue truppe. A ogni modo, ha proseguito il cancelliere austriaco, il leader russo "mi ha chiaramente espresso le sue preoccupazioni" anche se sembra sicuro di avere il pieno controllo della situazione sul terreno.
Di certo c'è che "non si fida della comunità internazionale, accusa gli ucraini di genocidio nel Donbass". E forse è anche per questo che avrebbe garantito che "collaborerà all'inchiesta internazionale" sui crimini di guerra commessi dalle truppe russe contro la popolazione civile in Ucraina. Secondo Nehammer il presidente russo è "intrappolato in una logica tutta sua sulla natura del conflitto, si trova in una condizione per cui tutte le sue mosse sono dettate dalla guerra, e si comporta di conseguenza: è convinto di averla vinta".
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