Obiettivo strategico
Moskva, "se l'incrociatore è stato affondato...". Odessa-Donbass, l'ora del terrore: la prossima mossa dei russi
Se l'incrociatore russo Moskva è stato colpito e affondato allora questo è un durissimo colpo per l'armata russa. Il Cremlino ha fatto sapere "l'armamento missilistico principale" a bordo dell'ammiraglia nel mar Nero "non è stato danneggiato nell'incidente". Il ministero della Difesa russo ha specificato che la nave "è a galla" e che "l'equipaggio è stato evacuato sulle navi della Flotta del Mar Nero presenti nella zona" mentre "le fiamme a bordo sono state contenute". Mentre Kiev sostiene che l'incrociatore lanciamissili si è capovolto e sta affondando dopo una potente esplosione delle munizioni a bordo.
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Di certo la sua distruzione avrebbe un impatto strategico di proporzioni tali da influire sulla prossima fase della guerra. In ogni caso, la Russia, osserva la Repubblica, ha perso una delle sue navi più importanti non ché la libertà di navigazione nel Mar Nero. E la prima conseguenza è che ora la possibilità di minacciare Odessa con uno sbarco diventa sempre più difficile visto che il comando ucraino potrà spostare altrove i reparti tenuti a difesa della città.
A questo punto, le truppe scelte potrebbero anche raggiungere il fronte per sostenere l'offensiva contro i russi a Kherson o rinforzando la linea che protegge il Donbass dall'annunciato attacco totale dell'armata russa.
Del resto il Moskva - che aveva a bordo quasi 500 uomini - finora aveva avuto un ruolo chiave nelle operazioni marittime, coordinando le attività della flotta russa per il blocco del porto di Odessa e le minacce contro la costa ucraina del Mar Nero. Dall'inizio di questa guerra, con il blitz all'Isola del Serpente e la cattura dei soldati ucraini - quelli che li avevano presi a insulti - l'incrociatore era la dimostrazione concreta della superiorità russa nel confronto navale.