Ore di tensione

Polonia, il convoglio di tank nel mirino dei russi: "Pronti a bombardare", pronto l'attacco alla Nato?

"Armi, armi, armi". Questa la richiesta che continua a piovere dall'Ucraina e rivolta a Occidente, Nato ed Unione europea. Richiesta che due attori in primis - Joe Biden e Boris Johnson - accolgono senza alcun tipo di indugio. Non a caso la scorsa settimana la Nato aveva stabilito di fornire alla resistenza di Kiev anche dei tank, da impiegare ovviamente contro l'invasore russo.

 

 

Ed eccoli, dunque, questi tank muoversi verso l'Ucraina. Le immagini sono state rilanciate su Twitter dai giornalisti di Tpyxa, che documentano la sfilata su rotaia di un lungo ed impressionante convoglio: i carri armati e altri mezzi blindati che sfilano in Polonia verso il confine ucraino. Immagini impressionanti e potenzialmente gravide di conseguenze.

Già, perché nelle scorse settimane il Cremlino aveva affermato che avrebbe considerato obiettivi di guerra, dunque che sarebbero stati colpiti, i convogli con armi per la resistenza ucraina anche fuori dai confini del Paese. Insomma, Putin e i suoi sgherri avevano prospettato la possibilità di un attacco fuori dall'Ucraina. Per esempio in Polonia, che confina anche con la Bielorussia, stato-vassallo della Russia.

Ma non solo. Nelle ultime ore vi è stata un'escalation in termini non militari, ma verbali e di tensione, per quel che riguarda la volontà che la Finlandia esprime in modo sempre più forte di voler entrare nella Nato. Volontà a cui ieri, martedì 12 aprile, la Russia ha risposto movimentando dei tank verso i confini proprio con la Finlandia, forse un'azione dimostrativa ma il cui significato non appare chiaro, ma chiarissimo. Ragioni per le quali, in fin dei conti, si capisce perché le immagini dei tank che sfilano per la Polonia assumono significati molto più profondi rispetto a quelli che sembrano trasmettere ad un primissimo impatto.