Armi avanzate
Pom-3, le "mine intelligenti" che distinguono uomini e animali: l'arma dell'orrore in mano ai russi
Mine "intelligenti", in grado di esplodere anche senza essere direttamente calpestate: è questa la nuova pericolosa arma nelle mani dei russi in Ucraina. Queste mine, il cui nome tecnico è "Pom-3", avrebbero dei sensori che rilevano il passaggio di persone nei paraggi, riuscendo a distinguere addirittura fra esseri umani e animali. Gli artificieri ucraini le avrebbero trovate sul loro territorio per la prima volta la scorsa settimana vicino a Kharkiv.
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Si tratta insomma di congegni più sofisticati e letali. In genere, come spiega il Corriere della Sera, le Pom-3 vengono lanciati con razzi e atterrano con un paracadute, incastrandosi alla perfezione nel terreno. Poi, quando avvertono la presenza di qualcuno, "lanciano una piccola carica esplosiva che detona a mezz’aria, producendo frammenti che sono letali a una distanza di 15 metri". "Creano una minaccia per cui non abbiamo una risposta - ha spiegato al New York Times James Cowan, il presidente dell’Halo Trust, l’organizzazione che aiuta i Paesi coinvolti nei conflitti a ripulire il terreno dalle mine antiuomo -. Dovremo trovare donatori che ci procurino della robotica in grado di affrontare questi dispositivi a distanza".
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Altre mine invece sono state ritrovate sulla costa turca, 160 chilometri a est di Istanbul. Stando ad alcune indiscrezioni, potrebbe trattarsi di ordigni ucraini, in origine agganciati al fondo per proteggere Odessa e poi portati via da una tempesta che li ha spinti verso sud. Nel frattempo, la Marina italiana ha deciso di inviare due unità cacciamine in aiuto di quella romena in Mar Nero.