All'attacco
Switchblade, il drone che "attende" 40 minuti: l'arma in mano agli Ucraini stravolge le sorti della guerra
Continuano ad arrivare aiuti militari all’Ucraina e non più soltanto sotto forma di “armi non letali” o “difensive”. Ad esempio nel pacchetto da circa 300 milioni di dollari inviato dagli Stati Uniti ci sono anche dei droni molto speciali: si tratta degli Switchblade, con gli americani che hanno mandato agli ucraini dieci dei pezzi più recenti prodotti da AeroVironment.
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Si tratta di droni all’avanguardia, più potenti di quelli che erano stati inizialmente annunciati tra gli aiuti da inviare in Ucraina. All’apparenza potrebbero non far particolarmente paura: pensano circa 20 chilogrammi e possono volare per una quarantina di chilometri, ma a far impressione è ciò che questi droni sono in grado di fare una volta individuato il bersaglio. Indugiano per 40 minuti prima di schiantarsi sull’obiettivo a 180 chilometri orari: nel momento dell’esplosione si attivano delle speciali testate perforanti che sono in grado di distruggere anche un carro armato.
Inizialmente il Pentagono aveva annunciato l’acquisto di 100 droni Switchblade-300, quelli meno potenti e usati per la prima volta nel 2010 proprio dagli Stati Uniti contro i talebani dell’Afghanistan. Il modello inviato in Ucraina è invece più avanzato: è stato costruito per rispondere all’esigenza di avere droni capaci di abbattere con certezza i nuovi tank più corazzati. Tra l’altro questo tipo di armi sono anche facilmente trasportabili e utilizzabili: basta uno zaino, dopodiché un operatore da terra lancia il drone da un tipo e lo indirizza verso il suo obiettivo tramite un sistema di pilotaggio che gli consente di seguirlo a distanza.