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Volodymyr Zelensky, censura alla Bbc: clamoroso nel Regno Unito, cosa non mandano in onda

La tv inglese tutta dalla parte di Volodymyr Zelensky. Nelle emittenti britanniche non c'è infatti spaziane per i filo-putiniani. A differenza di quanto accaduto all'era della Brexit, il Regno Unito tende a dare solo una versione dei fatti: quella in difesa di Kiev. È infatti molto difficile leggere o ascoltare esperti lamentarsi dell'espansionismo della Nato, o invitare il presidente ucraino ad arrendersi. 

 

 

Complice con ogni probabilità anche la politica. Come spiegato dal Foglio la destra conservatrice è ostile a Vladimir Putin e favorevole all'aumento delle spese militari. Il leader laburista Keir Starmer è diventato un falco anti russo. Proprio questa svolta da parte secondo Mark Damazer, ex direttore di Bbc Radio 4 e Radio 7, avrebbe fatto scomparire dai media inglesi il punto di vista del Cremlino: "Non c'è alcun politico di spicco da invitare per difendere la tesi sull'espansionismo della Nato. Molti nel Labour hanno perfino paura di esprimere pubblicamente questo pensiero perché contrario alla linea di Starmer". 

 

 

E ancora: "Negli anni, in tanti hanno criticato i media inglesi per un'attenzione eccessiva verso Westminster. Ma in questo paese così centralizzato, il Parlamento è l'istituzione più rispettata per il confronto politico e ha un grande impatto sulle scelte dei media, come si evince dal racconto della guerra in Ucraina". A questo punto, se di Russia non si parla, come si svolge la routine televisiva? Presto spiegato: la giornata politica britannica inizia la mattina presto, con una prassi che si chiama "broadcast round". Ogni giorno un membro del governo fa il giro delle principali trasmissioni. Dalle sue dichiarazioni prenderanno spunto i conduttori dei programmi pomeridiani. Poi la sera si passa al racconto e all'analisi con una narrativa, ancora una volta, tutta a favore dell'Ucraina.