La guerra degli 007
Russia, la "pesca" degli 007 traditori: come stanno comprando gli agenti segreti
Russia e Stati Uniti stanno giocando anche una partita sul terreno dello spionaggio. Gli Stati Uniti del resto sapevano tutto sulla preparazione dell'invasione dell'Ucraina e Vladimir Putin vuole sapere chi ha passato queste informazioni a Washington. Lo zar avrebbe già silurato alcuni dirigenti del Quinto Dipartimento perché hanno fallito nell'operazione clandestina per neutralizzare Zelensky in modo da favorire un crollo a Kiev. Dopo questo flop, riporta il Corriere della Sera, sono passati a una seconda missione: trovare reclute tra i profughi. Lo spionaggio di Mosca, si legge nell'articolo, "si muove poi sui canali di rifornimento bellico per le truppe di Kiev - nell'ovest dell'Ucraina - e verso i Paesi dell'Alleanza. Per ora sono ombre, tuttavia molti si aspettano atti di sabotaggio".
Leggi anche: Vladimir Putin "in ritirata", cosa c'è dietro la fuga da Kiev: indiscrezioni dall'esercito russo
Ma anche Washington si dà alla pesca grossa. Come ha spiegato sul Wall Street Journal un ex reclutatore della Cia, Douglas London, che per 34 anni ha lavorato al servizio clandestino dell'agenzia, "lo spionaggio è un'industria predatoria, e in questo momento c'è sangue nell'acqua". E l'intelligence americana, grazie agli errori di Putin che spingono la gente a tradire, sta cercando di reclutare spie all'ambasciata russa di Washington.
Per farlo utilizza "inserzioni pubblicitarie sui social in russo e geolocalizzate con grande precisione nell'area della rappresentanza diplomatica di Mosca". Per convincerli a parlare ricordano loro l'episodio di Putin che umilia il capo dell'intelligence Sergey Naryshkin: "Noi siamo pronti ad ascoltare". E lo spot che compare sui telefonini "porta alla pagina del programma di controspionaggio dell'Fbi e si visualizza soltanto nel perimetro dell'ambasciata".