Morale a terra
Vladimir Putin, "non rispondono più ai suoi ordini": diserzioni, monta il complotto al Cremlino?
Morale sempre più basso per le truppe russe in Ucraina. Pare che lo sconforto sia tale che centinaia di soldati si starebbero rifiutando di eseguire gli ordini. In particolare nel distretto di Okhtyrka, nella provincia di Sumy, la "disobbedienza dei militari russi" avrebbe raggiunto livelli altissimi. Stando alle forze ucraine, inoltre, l'esercito di Putin avrebbe quasi terminato le scorte di munizioni e cibo. Ne avrebbero solo per tre giorni. Uguale la situazione per quel che riguarda le scorte di carburante. Ecco perché si parla di un vero e proprio "fallimento logistico".
Leggi anche: Volodymyr Zelensky parla al Senato: "Immaginate Genova completamente distrutta", le lacrime di Mario Draghi
Tra l'altro, come riporta il Tempo, i vertici dell’esercito russo avrebbero non poche difficoltà anche a rimpiazzare i caduti con delle "leve improvvisate". Il problema riguarderebbe principalmente la regione di Lugansk dove, stando alla versione di Kiev, la Russia starebbe continuando a mobilitare i cittadini. I soldati di Putin, inoltre, non sarebbero più divisi per competenze. Viste le defezioni, per morte o intenzione, tutti sarebbero costretti a fare un po' di tutto, il più delle volte senza poter contare nemmeno su un addestramento militare, visto che in genere si tratta della prima esperienza.
Leggi anche: Gianluigi Paragone, lo schiaffo a Zelensky: "Chi è davvero il premier ucraino, perché non sono in aula"
Chi sono dunque gli arruolati? Si tratterebbe quasi sempre di cittadini con passaporti russi o in alternativa con un passaporto rilasciato a Lugansk o Donetsk. Questi verrebbero registrati come volontari. Le perdite però continuerebbero a essere molto pesanti: secondo lo stato maggiore ucraino, sarebbero caduti circa 300 soldati in un solo giorno.
Il tuo browser non supporta il tag iframe