Da Washington
Vladimir Putin, il report degli 007: "Più la guerra va avanti...". Sull'orlo dell'Olocausto nucleare
Più la guerra in Ucraina va avanti, più c'è il rischio che il conflitto diventi nucleare, per volontà di Vladimir Putin. Secondo quanto emerge da un nuovo rapporto della Defense Intelligence Agency, citato da Bloomberg, ci si può aspettare che il presidente russo arrivi alla minaccia di usare bombe atomiche a fronte della strenua resistenza degli ucraini.
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"Una estesa occupazione di parti del territorio ucraino - si legge nel report dei servizi segreti americani - minaccia di ridurre il numero delle forze armate russe disponibili, così come il suo arsenale di armi modernizzato, mentre le conseguenti sanzioni economiche potrebbero causare una prolungata depressione economica e uno stato di isolamento diplomatico". Come suggerito dal tenente generale Scott Berrier, direttore della Dia, la combinazione della resistenza ucraina e delle sanzioni economiche minaccerà la capacità della Russia di "produrre munizioni a guida di precisione", ha dichiarato in un'audizione alla Commissione per i servizi armati della Camera degli Stati Uniti. "Poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia", ha aggiunto Barrier, il paese "probabilmente farà affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico in patria e all'estero".
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Dal campo, gli stessi timori arrivano dallo Stato maggiore dell'esercito ucraino, secondo il quale la Russia avrebbe letteralmente "esaurito in modo significativo le risorse umane dell'esercito e ricorre a misure estreme" in fatto reclutamento, attirando i cosiddetti volontari, coscritti e cadetti, nonché mercenari dalla Siria. Secondo fonti moscovite, la volontà di Putin è quello di ritirare i soldati entro fine aprile, per poter sfilare il 9 maggio sulla Piazza Rossa da vincitore. Per farlo, però, a fronte dell'impasse di questi giorni, serve una accelerazione militare significativa.