Dopo il blitz
Marina Ovsyannikova "interrogata per 14 ore". Ora una multa, poi... Giornalista ribelle, la pesantissima rappresaglia di Putin
Una multa di 30mila rubli per Marina Ovsyannikova, la giornalista russa di Channel One che è intervenuta in diretta in studio mostrando un cartellone con la scritta "No War", no alla guerra in Ucraina. Una provocazione politica contro il presidente Vladimir Putin che potrebbe costarle carissimo, perché la sanzione economica è verosimilmente solo il primo passo della punizione del regime.
Leggi anche: Marina Ovsyanikova, la donna che ha interrotto il tg per attaccare Putin? Dopo l'arresto, un secondo straziante video
La Ovskyannikova, che in un secondo video ha detto di "vergognarsi" per aver fatto da megafono della propaganda del Cremlino per anni, di fatto "lobotomizzando" l'opinione pubblica russa per anni, ha ricevuto una multa dell'equivalente di 280 dollari per aver incitato alla protesta nel messaggio che aveva registrato prima di protestare durante il telegiornale della sera sul Primo canale della Televisione russa. Il caso relativo alla sua irruzione nello studio televisivo sarà considerato a parte, nel quadro della nuova legge per il reato penale di denigrare le forze armate.
Leggi anche: Marina Ovsyannikova, l'irruzione della giornalista censurata in Russia: come taroccano il video
All'uscita del tribunale, la donna ha detto di essere stata interrogata per 14 ore senza alcun supporto legale. E ha detto di voler rimandare tutti i commenti dettagliati a domani, "perché ho solo bisogno di riposare". "Io voglio ringraziare tutti - ha detto - prima di tutto i colleghi. Per il sostegno. Una giornata molto complessa della mia vita. Ho passato una notte in bianco, più di 14 ore di interrogatorio. Non mi hanno permesso di chiamare i miei familiari e chi mi è vicino. Non mi hanno dato un avvocato per questo mi trovavo in una situazione abbastanza complicata. Quindi un commento ve lo darò domani, oggi ho bisogno di riposare".
Leggi anche: Marina Ovsyannikova, dopo l'irruzione al tg la drammatica confessione: "Mi vergogno di quello che ho fatto"
Molti i commenti a sostegno della sua iniziativa di protesta. "La bellissima Marina Ovsyannikova, non solo ha parlato, ma ha registrato un video, ci ha detto la parola più importante: agire". Lo ha detto durante il dibattito in tribunale Aleksey Navalny citato da Meduza.io. "Anche se chiedi 113 anni di reclusione e li commini, non spaventerai né me, né le persone come me. La Russia è grande, ci sono molte persone al suo interno e non tutti sono pronti a tradire il loro futuro e il futuro dei loro figli".
"Sono grato a tutti quelli che combattono la disinformazione e cercano di dire la verità - è stato il commento in video del presidente ucraino Volodymyr Zelensky - e personalmente ringrazio la giornalista che è entrata nello studio di Channel one con un manifesto contro la guerra".