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Kiev, il plotone fantasma del comandante uragano? Clamoroso: chi è il soldato col passamontagna, colpo al cuore di Putin
"Abbiamo anche dei russi che combattono contro i russi". In Ucraina infatti c'è un plotone fantasma che si oppone all'invasione voluta da Vladimir Putin. A rivelarlo il comandante Mykola Kokhanvsky, conosciuto in battaglia con il nome di Uragano. È lui a ricordare i commilitoni nazionalisti del Battaglione Oun, che combatterono nel 2015 vicino al bosco di Donetsk. Nonostante sette anni dopo qualcuno all'appello manchi, anche nel 2022 il battaglione scende in campo.
"Prima dell'invasione lo Stato ci considerava banditi - spiega Uragano a Repubblica mostrando le foto dei soldati con tanto di bandiera giallo-azzurra -, qualcuno dei nostri è finito in carcere. Io stesso ho processi per vandalismo e per aver assaltato banche russe. Ora, invece, chi è in prigione viene rilasciato per andare a fare la guerra. Quando lo Stato ha bisogno di noi siamo degli eroi, quando la minaccia finirà torneremo a essere gli indesiderati". Nella periferia a sud di Kiev dove il battaglione vanta il quartier generale, spicca un ragazzo col passamontagna, un guerriero russo in mezzo ai guerrieri ucraini. "Non è così strano - commenta Kokhanvsky -, ce li ha anche l'Azov (un reparto inquadrato nella Guardia nazionale, di estrema destra e con alcuni elementi neonazi, ndr ). I nostri sono al 90 per cento ucraini, il resto sono bielorussi, russi, lettoni".
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In questo caso il russo ha un nome: si chiama Victor e ha 44 anni. L'uomo, che ha un passaporto della Federazione, era un ingegnere elettronico, poi quando il conflitto in Donbass è esploso si è unito all'Oun diventandone uno degli elementi più accesi. "Ciò che mi spinge a combattere contro la mia gente è semplice: ho capito che la Russia è l'impero del male e non dovrebbe proprio esistere. Dobbiamo farla a pezzi per avere pace nel mondo", dice Victor a chi incuriosito gli chiede i motivi della sua decisione.
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