Situazione pericolosa

Vladimir Putin, la lista nera degli italiani da arrestare: risposta durissima alle sanzioni europee

 Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che introduce il divieto di import e export di alcuni prodotti e di materie prime. Il provvedimento resterà in vigore fino al 31 dicembre 2022 e riguarderà soltanto le importazioni e le esportazioni con alcuni Paesi, che saranno resi noti dal governo russo. Il divieto sarà "sulle esportazioni fuori dalla Federazione Russa e/o sulle importazioni nella Federazione Russa di prodotti e/o materie prime secondo le liste predisposte dal governo russo". A tremare sono ovviamente i "paesi ostili" già inseriti nella black list del Cremlino più legati a livello commerciale con la Russia. Tra questi, l'Italia, capofila nelle esportazioni nel settore moda e arredamento di lusso.

La Russia si sta dunque organizzando per rispondere alle sanzioni adottate dall’Europa e dall’Occidente in generale nei suoi confronti, dopo che Putin ha ordinato l’invasione dell’Ucraina. La guerra va avanti ormai da tredici giorni e per ora non si intravedono soluzioni diplomatiche, nonostante stiano scendendo in campo, più o meno timidamente, anche Israele (che ha ottimi rapporti con entrambe le parti protagoniste del conflitto) e la Cina.

 

 

Ma quali ritorsioni rischia l’Italia dalla Russia? Il nostro Paese è entrato nella lista nera di Mosca, o meglio in quella degli “ostili”. Innanzitutto le autorità russe potrebbero ritirare il visto agli stranieri oppure applicare nei loro confronti le nuove regole sull’informazione che prevedono multe molto salate e persino l’arresto per chi è accusato dalle autorità locali di divulgare notizie false. Per questo motivo la Farnesina ha intimato a più riprese il rientro urgente in patria degli italiani che si trovano in Russia.

 

 

Altro capitolo è quello che riguarda le aziende dei Paesi presenti nella lista nera: possono essere rimborsate dei loro crediti soltanto in rubli, la moneta russa che si è già svalutata del 45% sull’euro e che continuerà a scendere sempre di più vista la situazione. In pratica sul piano finanziario la Russia è già al default delle entità verso i loro creditori.