Malato?
Vladimir Putin, l'indiscrezione: "Figlie nascoste nel bunker anti-atomico". Apocalisse-nucleare, voci-horror a Mosca
Le figlie di Vladimir Putin? Nascoste in un bunker nell'Altai, nel cuore della Siberia del Sud, un luogo sperduto crocevia tra Kazakistan, Cina e Mongolia. pronte all'Apocalisse nucleare. A sostenerlo è il controverso esperto russo Valery Solovey, ex professore del Moscow State Institute of International Relations (Mgimo), contestato sia a Mosca (dove lo considerano letteralmente "un imbroglione") sia all'Estero, dove le sue rivelazioni sono state sempre prese con le pinze in quanto spesso viziata da un certo livello di "propaganda". Eppure, le parole di Solovey sono state prese molto sul serio proprio nella capitale russa, tanto da portarlo davanti alle autorità per un interrogatorio di 7 ore, come rivelato dal tabloid britannico Daily Mail.
In clima di guerra, d'altronde, ogni frase rischia di compromettere l'immagine del leader, già alle prese con grossi problemi strategici e militari in Ucraina in quella che doveva essere una guerra-lampo e che minaccia invece di trasformarsi in una sanguinosa e dispendiosissima guerra di logoramento. Ma c'è un elemento in più a inquietare: Solovey, accennando al bunker anti-atomico "di lusso" in cui Putin avrebbe fatto rifugiare le due figlie avute dalla defunta prima moglie Lyudmila (la 36enne genetista Maria Vorontsova e la 35enne ex ballerina Katerina Tikhonova), ha di fatto anticipato di qualche giorno il panico che ha attanagliato il mondo dopo il tragico incidente sfiorato alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Un azzardo che ha riportato ai tempi di Chernobyl e che ha riacceso le voci mai sopite sulla presunta "follia" di Putin, i cui piani e obiettivi appaiono anche ai suoi fedelissimi come sempre più "fuori controllo".
In questo senso, tutto torna anche nelle parole di Solovey: secondo il professore, il presidente russo soffrirebbe infatti di patologie mediche tenute ovviamente nascoste all'opinione pubblica. Ci sarebbero addirittura risvolti esoterici: lo Zar parteciperebbe a rituali sciamanici con sacrifici animali, insieme al suo fedelissimo ministro della Difesa Sergey Shoigu, il "falco" spedito a negoziare con gli ucraini. Solovey assicurava di sapere anche quale fosse la bestia sacrificata sull'altare, immaginiamo, della gloria russa: un lupo nero.