Minuto per minuto
Ucraina e Russia, "tregua temporanea" ma continuano a piovere missili: perché Putin non si fermerà
Ore 22: Ultimo aggiornamento, la situazione
La settima giornata di conflitto armato ha portato con sé una novità significativa. Kiev ha annunciato un’intesa con Mosca per un cessate il fuoco temporaneo che consenta di creare corridoi umanitari e di evacuare i civili dalle zone di guerra, ovvero da tutta l’Ucraina. Le parti si sono accordate per un terzo round di negoziati da fissare per la prossima settimana, ma il pericolo è che non ce ne sarà bisogno: svuotando le città, il piano di Vladimir Putin è palese. Il leader del Cremlino vuole infatti aumentare l’intensità dell’offensiva russa per raggiungere l’obiettivo di avere il “controllo totale” sull’Ucraina. Nel frattempo Joe Biden ha presentato nuove sanzioni contro gli oligarchi russi e ha accusato Putin: “Gli ucraini si stanno nascondendo nelle metropolitane dai missili che vengono sparati in modo indiscriminato”.
Ore 18.50: Kiev-Mosca, accordo per un cessate il fuoco temporaneo. Previsto terzo round di negoziati
Il secondo round di negoziati ha portato a un risultato concreto: Kiev ha annunciato un accordo con Mosca per un cessate il fuoco temporaneo. L’Ucraina e la Russia organizzeranno canali di comunicazione speciali per garantire l’evacuazione dei civili: lo rende noto l’agenzia russa Ria Novosti. Inoltre è previsto un terzo round di colloqui, da stabilire dove e quando. Il sospetto è che Putin abbia concesso la tregua temporanea per “sbarazzarsi” dei civili e aumentare l’intensità dell’attacco: il suo obiettivo è la presa totale dell’Ucraina e non intende cedere di un centimetro.
Ore 18.08 Putin: "Stiamo raggiungendo gli obiettivi militari"
"L'operazione speciale in Ucraina è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo": così lo zar nel suo intervento in tv
Ore 18:00: Putin: Sì ai corridoi umanitari
"I nostri militari forniscono corridoi sicuri per i civili", ma "i neonazisti ucraini lo impediscono e stanno trattando i civili come scudi umani". Queste le accuse di Vladimir Putin
17.49 Putin: Russi e ucraini un unico popolo
"Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo": così Vladimir Putin nel suo intervento in tv, iniziato poco dopo il secondo round di negoziati. E il messaggio dello zar ai negoziatori è chiarissimo: la guerra continua
17.49 Zelensky: Putin si fermerà soltanto a Berlino
"Se noi dovessimo scomparire, che Dio ci protegga, allora sarà il turno della Lettonia, della Lituania, dell'Estonia ecc... Fino al muro di Berlino, credetemi": questa l'inquietante profezia di Zelensky
17.39 Zelensky a Putin: Negoziamo, ma non a 30 metri di distanza
"Siediti con me per negoziare, ma non a 30 metri" di distanza, ha detto il leader ucraino, riferendosi alle recenti foto degli incontri di Putin con Macron e poi con Scholz al lunghissimo tavolo del Cremlino. "Io non mordo. Di cosa hai paura?", ha aggiunto Zelensky in conferenza stampa. Il presidente ucraino ha poi sottolineanto che era sensato parlare dicendo che "Ogni parola è più importante degli spari".
Ore 17.40: I russi tagliano il gas?
Dopo un drastico calo nelle ultime ore, i flussi di gas russo attraverso il gasdotto Yamal-Europa che porta alla Germania attraverso la Polonia si sono interrotti. Lo riportano diversi media internazionali citando i dati dell'operatore del gasdotto, la società tedesca Gascade. Yamal è uno dei tre gasdotti che Gazprom utilizza per convogliare il suo gas naturale verso l'Europa. Attraverso di esso passa circa il 10% delle forniture totali di gas proveniente dalla Russia.
Ore 17.10: Si combatte vicino alle centrali nucleari
Le forze russe si avvicinano a due centrali nucleari chiave nel sud dell'Ucraina, secondo quanto riferito dal capo ad interim della compagnia nucleare statale ucraina Energoatom, Petro Kotin. Sarebbero già in corso i primi scontri nell'area. Il dirigente ha spiegato che l'Ucraina controlla ancora entrambe le centrali, inclusa Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare d'Europa, ma le truppe russe sarebbero sempre più vicine. Il sindaco di Enerhoda, in cui si trova lo stabilimento di Zaporizhzhia, ha affermato che le forze ucraine stanno combattendo contro i soldati russi per il controllo della città. In un'intervista a Reuters, Kotin ha definito la cattura da parte della Russia la scorsa settimana della defunta centrale nucleare di Chernobyl come "terrorismo nucleare".
Ore 16.52: Zelensky, appello a Putin: Parliamoci per fermare la guerra
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si dice pronto a un dialogo diretto con quello russo, Vladimir Putin: "Vieni e parliamone, è necessario per fermare la guerra". Così in una intervista alla Cnn.
Ore 16.51: Kiev, tutti salvi i membri dell'equipaggio del cargo affondato
Tutti i sei membri dell'equipaggio del cargo Helt, affondato nel Mar Nero, sono vivi e sono stati tratti in salvo. Lo conferma il ministro dei Trasporti ucraino sul proprio profilo Telegram. L'imbarcazione estone, battente bandiera panamense, "è scomparsa dai radar alle 12:18 dopo essere stata colpita". I membri dell'equipaggio - che stando alle informazioni sono quattro ucraini, un russo e un bielorusso - sono stati salvati dal servizio di ricerca e salvataggio marittimo ucraino.
Ore 16.50: Iniziati i negoziati Russia-Ucraina, l'appello alle Nazioni Unite per fermare la guerra
“Stiamo iniziando a parlare con i rappresentanti russi”. Così Mikhailo Podoliak, consigliere del presidente Zelensky, ha fatto sapere che è iniziato il secondo round dei negoziati tra Russia e Ucraina. “All’ordine del giorno - ha aggiunto - cessate il fuoco immediato, armistizio e corridoi umanitari per l’allontanamento di civili da villaggi e città distrutti o costantemente bombardati”. In attesa di scoprire cosa sarà in grado di fare la diplomazia, il parlamento ucraino ha rivolto un appello alle Nazioni Unite affinché si renda protagonista di una mediazione che fermi la guerra.
Si nota come all'incontro i delegati ucraini si siano presentati quasi integralmente con tute mimetiche o abbigliamenti militari, a differenza degli omologhi russi, in giacca e cravatta. Il messaggio appare chiaro: siamo pronti a combattere ad oltranza.
Ore 16.34: Strage di civili a Chernihiv
Sono almeno 22 i civili uccisi nell'attacco russo al nord della città di Chernihiv. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini. Le forze al servizio di Putin hanno bombardato l'area delle scuole
16.30 Russia isolata, chiuso spazio aereo
Chiusi tutti i voli, prenotazioni cancellate: ora è ufficialmente volare in Russia da moltissimi paesi, compresa l'Italia.
Ore 15.30: Resistenza ucraina, russi cacciati da Bucha
Impresa dei soldati ucraini che hanno issato la bandiera nazionale a Bucha, città a 30 km dal centro di Kiev e teatro di scontri e bombardamenti nei giorni scorsi. Lo ha detto la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar. Respinta l'avanzata dei russi.
Ore 15.29 Kiev, cargo estone colpito da 2 missili
Non è stata una mina, almeno secondo il consigliere del ministro dell'Interno ucraino Anton Gerashenko. Quest'ultimo ha riferito su Telegram che la nave cargo estone affondata al largo di Odessa è stata colpita da due missili russi. "Ci sono vittime nell'equipaggio", ha scritto Gerashenko secondo cui i 4 marinai, che riusultano dispersi, sarebbero annegati con la nave. "L'operazione di salvataggio è impossibile, perché la baia è sotto il tiro della Marina russa".
Ore 14.55: Zelensky, "arrivano i volontari"
Stando a quanto affermato dal premier ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio pubblicato sul suo canale Telegram (e riportato anche dalla Tass), la prima squadra di un gruppo di 16.000 volontari stranieri sta arrivando nel Paese.
Ore 15:10 Macron: Putin vuole tutta l'Ucraina
Inquietanti dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui "Putin vuole conquistare tutta l'Ucraina. È molto determinato, il peggio deve venire"
Ore 15.06: Cargo estone saltato su una mina
Il cargo estone è affondato per aver colpito una mina, probabilmente ucraina: i russi potrebbero non c'entrare con una delle vicende più pericolose degli ultimi minuti. La nave Helt, secondo quanto si apprende, avrebbe colpito una mina e quattro membri dell'equipaggio sono ancora dispersi in seguito all'incidente. Altre due persone sarebbero su una zattera in attesa dei soccorsi in mare nei pressi di Odessa, secondo quanto riferito dal direttore gestionale dell'Agenzia di navigazione estone Vista.
Ore 14.45: Putin bombarda le scuole, almeno 9 morti
Il governatore della regione ucraina di Chernihiv, a nord di Kiev, ha denunciato che un attacco aereo russo oggi ha colpito due scuole ed edifici privati. Almeno nove persone sono rimaste uccise, i feriti sono quattro. Il Kyiv Independent riporta che c’erano solo scuole, asili nido e un ospedale nella zona.
Ore 14.09: cargo estone affonda dopo un'esplosione
Un cargo estone, Helt, è colato a picco al largo delle coste ucraine vicino Odessa dopo un'esplosione. Due membri dell'equipaggio sarebbero riusciti a mettersi in salvo mentre quattro sono dispersi.
Ore 13.59 Intelligence: russi pronti allo sbarco a Odessa
Le forze russe, così come si temeva da giorni, si stanno dirigendo verso Odessa e si preparano allo sbarco. Secondo fonti dell'intelligence Usa, citate dalla tv spagnola Rtve, in Crimea ci sono già diverse navi, il tutto in attesa dell'arrivo delle truppe di terra per lanciare l'attacco dal mare. Le autorità di Odessa - secondo le stesse fonti - hanno chiesto ai cittadini di recarsi in un rifugio per il rischio imminente di un attacco. La guerra si allarga.
Ora 13:36: Slitta l'inizio dei negoziati
L'inizio dei negoziati a Brest, in Bielorussia, slitta di due ore: dalle 13 ora italiana alle 15 ora italiana
Ora 13.34 Mosca, negoziati: "Al centro i corridoi umanitari"
L'esercito russo si dice pronto a creare corridoi umanitari per evacuare la popolazione ucraina: lo ha comunicato il ministero della Difesa russa. "La parte russa ha già creato tutte le condizioni necessarie per un'evacuazione sicura. Siamo pronti a creare corridoi umanitari appropriati in qualsiasi direzione in qualsiasi momento". Lo ha riferito il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev in un briefing. Si allontana, insomma, l'ipotesi di raggiungere un cessate il fuoco.
Ore 13.20: Kherson, governo in mano ai russi
Le truppe di Vladimir Putin hanno conquistato la sede dell'amministrazione regionale di Kherson: lo conferma lo stesso governatore Hennadiy Lahuta. "Non abbiamo però smesso di fare il nostro lavoro. Lo staff operativo regionale, che io guido, continua a lavorare per risolvere questioni urgenti per aiutare i residenti della regione. Stiamo aspettando aiuti umanitari. Per favore non credete alle fake e non fatevi prendere dal panico", conclude con un appello.
Ore 12:50: Cyber-attacco, "nuovo 11 settembre"
Secondo il Global Risk Report per il 2021 del World Economic Forum, la sicurezza informatica rappresenta una delle maggiori minacce che l'umanita' dovra' affrontare nel prossimo decennio. "Personalmente credo che il prossimo potenziale '11 settembre' sara' rappresentato da un attacco informatico che avrebbe pero' un impatto molto piu' grave, perche' in questo caso diventerebbe un attacco globale non mirato a una singola nazione, ma all'intero sistema- ha detto Stefan Umit Uygur, Ceo di 4Securitas- non possiamo farci trovare impreparati, altrimenti le conseguenze saranno catastrofiche, come sta gia' avvenendo nella situazione Russia-Ucraina, in cui gli attacchi si propagano oltre l'area interessata dal conflitto, provocando un'escalation cyber che potrebbe coinvolgere tutto il mondo. Occorre dunque alzare il livello di consapevolezza diffusa e promuovere la formazione sulla sicurezza informatica, creando nuove competenze specifiche e adeguando la trasformazione digitale delle aziende e del Paese in ottica di cyber defence".
Ore 12.35: "Pausa per evacuare i civili"
Stando a quanto rilanciato dall'agenzia Tass, Mosca sarebbe pronta a una pausa nel conflitto per "evacuare i civili". Il ministro della Difesa russo ha spiegato di essere pronto a garantire "corridoi umanitari ovunque, in qualsiasi momento".
Ore 12.15: Il report inchioda la Cina
Un nuovo rapporto di intelligence rivelato di cui dà conto il New York Times sostiene che la Cina fosse a conoscenza (almeno in parte) dei piani di Vladimir Putin e ha chiesto solo un rinvio dell’operazione russa per evitare che coincidesse con le Olimpiadi di Pechino (4-20 febbraio).
Ore 12.10: i russi bombardano la chiesa di Kharkiv
Bombe russe sulla chiesa di Kharkiv che dipende dal patriarcato ortodosso di Mosca. Lo riferisce, in una intervista al Sir, don Gregorio Semenkov, cancelliere della diocesi cattolica di Kharkiv e parroco della cattedrale. "I russi sono entrati dentro la città. Per fortuna i nostri soldati sono riusciti a respingerli", racconta, "I combattimenti si svolgono a 30 chilometri da qui, mentre in città arrivano le bombe. E' rimasta ancora tanta gente. Qui in curia arrivano molte telefonate: le persone ci stanno chiedendo aiuto, la possibilità di rifugiarsi qui. Molti sono bloccati in stazione. E' arrivata anche qui la notizia che una bomba è esplosa vicino alla stazione di Kiev e sono tutti spaventati". Purtroppo, si contano le vittime. "Ieri - prosegue don Gregorio - hanno colpito una scuola militare e c'erano 50 ragazzi che si erano rifugiati dentro. Sono tutti morti. E' stata colpita anche la chiesa ortodossa del patriarcato di Mosca. Non è stata completamente distrutta ma ha subito danni gravi". Sempre ieri il vescovo cattolico e il vescovo della chiesa ortodossa ucraina sono andati nell'ufficio della polizia che è stato bombardato ed hanno dato la benedizione ai morti.
Ore 12.05: Mosca, "proposte militari e politiche"
La delegazione russa intende discutere di proposte "tecnico-militari, umanitarie e politiche" con la controparte ucraina. Lo ha detto alla stampa il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, dopo aver annunciato l'avvio attorno alle 13 italiane dei colloqui nella regione di Brest, in Bielorussia. "La delegazione russa sta lavorando su tre serie di proposte. Riguardano aspetti tecnico-militari, umanitari e politici", ha detto Medinsky, citato da Interfax.
Ore 11.05: Alle 13 i negoziati, "i terranno a Brest"
Dopo le schermaglie del mattino, trovato l'accordo: i negoziati tra la Russia e l'Ucraina riprenderanno alle 15 ora locale, le 13 in Italia, nella regione di Brest, in Bielorussia: a confermarlo è il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, precisando che si sta aspettando l'arrivo della delegazione ucraina.
Subito dopo la conferma, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato che "Vladimir Putin sta avendo un'altra conversazione telefonica con Emmanuel Macron". Macron e Putin avevano già parlato telefonicamente per un'ora e mezza anche prima del primo round di colloqui. Cremlino ed Eliseo avevano fornito resoconti della conversazione clamorosamente differenti (Parigi disse che Mosca aveva assicurato di non aver intenzione di colpir i civili, tra l'altro: una promessa ampiamente disattesa nelle drammatiche ore seguite a quel colloquio).
Brest è una città dal forte valore simbolico: il 3 marzo 1918 venne la pace di Brest-Litovsk fra le potenze centrali e la Russia di Lenin, pace che di fatto determinò l'uscita di Mosca dalla Prima guerra mondiale.
Ore 10.56: Zelensky: "Non abbiamo niente da perdere se non la libertà"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha diffuso un nuovo video, in contemporanea con la conferenza stampa del ministro degli Esteri russo Lavrov. "Non abbiamo altro da perdere, se non la nostra libertà. La Russia ci risarcirà, ricostruiremo ogni strada e ogni casa", afferma Zelensky.
10.55: Cina contro Onu
La Cina continua a pendere verso la Russia e difende l'astensione sul voto della risoluzione dell'Onu di condanna dell'invasione russa dell'Ucraina lamentando la "deplorevole" assenza di consultazioni preventive. Parole pesantissime, quelle di Pechino
Ore 10.33: Lavrov: "Gli Usa come Hitler"
Una soluzione alla crisi in Ucraina verrà trovata: lo ha detto il ministro degli esteri Serghei Lavrov, citato dalle agenzie russe Tass e Interfax. Lavrov, in conferenza stampa, ha confermato anche che i colloqui tra rappresentanti di Russia e Ucraina si svolgeranno oggi. Poi, però, le parole durissime contro gli Usa: "Gli Stati Uniti vogliono controllare l’Europa come vollero fare Hitler e Napoleone"-
Ore 10.14: "Kiev voleva spostare sede negoziati, no di Mosca"
L’Ucraina, secondo quaanto si apprende, avrebbe chiesto di spostare la sede del nuovo round di colloqui con la Russia dalla Bielorussia a uno dei Paesi vicini. Mosca però si è opposta e in seguito la delegazione ucraina non si sarebbe presentata nel luogo pattuito, nella regione di Brest, in Bielorussia. Lo riferisce Yury Voskresensky, analista bielorusso vicino agli organizzatori dell’incontro: "La delegazione russa è pronta a tenerli solo in Bielorussia per evitare provocazioni", ha concluso
Ore 10.12: Servizi segreti russi con l'Ucraina?
I servizi segreti russi (Fsb) hanno fatto trapelare informazioni che hanno allertato l'Ucraina di un complotto per assassinare il presidente Volodymyr Zelenskiy: questo è quanto scrive in un tweet il gruppo di hacker Anonymous. "Informazioni trapelate dall'Fsb russo hanno allertato l'Ucraina di un complotto per l'omicidio del presidente (Volodymyr, ndr) @ZelenskyyUa. Ora, possiamo aspettarci una lotta di potere interna al Cremlino per rovesciare il regime di Putin. Nel frattempo, continuiamo con gli attacchi", si legge nel cinguettio riportato dal Guardian.
Ore 09.48: Muratov, per il Noebel "la minaccia nucleare è concreta"
"Il vero pericolo oggi è la minaccia nucleare, una possibilità che è diventata reale. Temo che qualcuno al Cremlino sarà tentato prima o poi di premere il bottone rosso": così il russo Dmitri Muratov, caporedattore della Novaya Gazeta e Premio Nobel per la pace, durante la sua audizione alla commissione giuridica del Parlamento europeo. Muratov ha rivelato di aver fatto visita a Mikhail Gorbacev, 91 anni: "Non sta bene, ma mi ha confermato che bisogna fare il possibile per fermare la minaccia di una guerra nucleare", ha concluso.
Ore 9.32: Stretta di Putin, "chiude Eco di Mosca"
La maggioranza del consiglio di amministrazione di Eco di Mosca ha preso la decisione di liquidare il leggendario canale radiofonico e il sito web di Eco di Mosca, voce dell'opposizione pur avendo partecipazioni di aziende legate allo stato. Lo riporta la radio russa sul suo sito.
Ore 9.30: Parigi, "francesi lasciate l'Ucraina"
La Francia raccomanda "fortemente" ai suoi concittadini presenti in Ucraina di lasciare il Paese se la loro presenza sul posto non e' "essenziale". E' quanto si legge in un comunicato pubblicato sul sito web del ministero degli Esteri di Parigi. "Nel contesto creato dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e l'applicazione delle sanzioni internazionali pronunciate nei confronti di questo Paese, conviene dare prova di una vigilanza rafforzata", ha fatto sapere il Quai d'Orsay.
Ore 9.28: "In una settimana più morti russi che gli Usa in 20 anni in Afghanistan"
"Quanti morti ha avuto l'esercito russo finora in Ucraina? Credibilmente più di 3.000. Questo vuol dire che la Russia ha subito più perdite in una settimana in Ucraina che non gli Usa in vent'anni in Afghanistan. Questa la dimensione di ciò che sta succedendo". Lo scrive su Twitter il senatore di Fratelli d'Italia, Giovanbattista Fazzolari.
Ore 7.48: Mosca chiede "garanzie di sicurezza" a Svezia e Finlandia
La Russia ha inviato lettere alla Finlandia e alla Svezia, chiedendo di fornire garanzie di sicurezza, dopo che i due Paesi nordici hanno espresso interesse ad aderire alla Nato alla luce del conflitto in Ucraina. Lo riporta l'emittente Eco di Mosca. Venerdì scorso, Mosca ha ammonito la Finlandia sul rischio di "gravi ripercussioni militari e politiche" se decidesse di aderire alla Nato. E ieri quattro caccia russi hanno violato lo spazio aereo svedese, in quello che un comandante dell'aeronautica svedese che ha definito un atto "poco professionale e irresponsabile".
Ore 7.32: "Convoglio militare russo fermo a 25km da Kiev"
Il convoglio di mezzi militari dell'Esercito russo lungo oltre 60 chilometri e diretto verso il centro di Kiev non avrebbe compiuto alcun progresso significativo nell'arco delle ultime 48 ore, avanzando soltanto di una manciata di chilometri. E' quanto afferma il dipartimento della Difesa Usa, secondo cui l'avanzata del convoglio e' "in stallo" alle porte della capitale dell'Ucraina. Secondo il portavoce del Pentagono, John Kirby, i mezzi russi "non hanno compiuto secondo le nostre stime alcun progresso nell'arco delle ultime 24-36 ore". Il portavoce ha ipotizzato che le forze russe dirette verso Kiev si siano raggruppate per valutare i progressi compiuti sino ad ora, che secondo l'intelligence Usa sarebbero stati deludenti rispetto ai piani bellici di Mosca.
Ore 7.32: "Mariupol sotto il controllo ucraino"
L'offensiva delle forze russe in Ucraina non sta ottenendo "successi" e la citta' di Mariupol, il principale porto sul Mar d'Azov, resta sotto il controllo dell'esercito. E' quanto si legge nell'ultimo aggiornamento diramato dalle forze armate ucraine, secondo cui proprio Mariupol, obiettivo di intensi bombardamenti, continua tuttavia a resistere. Secondo quanto riferito, le forze russe hanno proseguito il loro assalto alle aree vicine a Kiev, in particolare Vyshgorod, Fastiv e Obukhiv, ma altri accampamenti militari russi sono stati rilevati in altre aree che circondano la capitale Ucraina. La situazione resta in divenire anche nei dintorni di Odessa, altra citta' meridionale dell'Ucraina e altro porto particolarmente importante per consolidare l'asse meridionale dell'avanzata russa. In quest'area, oltre al lancio di razzi contro il centro della citta', sono state rilevate truppe aviotrasportate di paracadutisti russi.