La conferenza
Sergei Lavrov, il ministro russo delira: "Cospirazione del regime di Kiev". Caos a Ginevra: la brutale reazione dei diplomatici
Le delegazioni dell’Ucraina e di gran parte dei Paesi occidentali hanno deciso di boicottare l’intervento di Sergei Lavrov, il ministro russo che non era fisicamente presente alla Conferenza sul disarmo di Ginevra ma che ha mandato un videomessaggio pre-registrato. Non appena Lavrov ha fatto capolino sullo schermo, decine e decine di diplomatici hanno lasciato la sala in segno di protesta contro l’invasione russa ordinata da Vladimir Putin.
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L’offensiva va ormai avanti da sei giorni e sta interessando anche aree residenziali e civili, con decine di morti causati dai bombardamenti russi. Il ministro Lavrov ha annullato la sua presenza alla Conferenza di Ginevra sostenendo che le sanzioni anti-russe gli vietano di sorvolare l’Unione Europea. Gli altri delegati hanno risposto boicottando il suo intervento pre-registrato, che tra l’altro conteneva altro fango sull’Ucraina, addossata come la responsabile di questa guerra.
“Il regime di Kiev cospira per sviluppare il suo arsenale atomico, è una minaccia alla sicurezza internazionale - ha affermato il ministro degli Esteri russo - stiamo lavorando per evitare l’emergere di armi nucleari in Ucraina”. Nel frattempo il presidente Zelensky ha tenuto un collegamento molto sentito con il Parlamento europeo: “Non abbandonateci, paghiamo un prezzo altissimo per la nostra libertà”.
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