L'analisi
Vladimir Putin "squilibrato e rabbioso". Lord Darroch, l'ex ambasciatore: "Perché finirà male"
Vladimir Putin sta dimostrando con il suo comportamento di essere uno "squilibrato". Lord Kim Darroch, ex ambasciatore britannico negli Stati Uniti costretto di fatto a lasciare a suo tempo Washington dall'ex presidente Donald Trump, molto poco diplomaticamente sostiene a chiare lettere che il presidente russo "possa non essere - o non essere più - pienamente nelle sue facoltà. Ed è assolutamente "irrazionale" la sua decisione di invadere l'Ucraina nonostante la profezia che "per lui finirà male" anche se magari ci vorrà "molto tempo" e chissà quanto sangue.
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"Tutto questo è così illogico, assurdo, ad alto rischio, da dover per forza sollevare la questione se il presidente russo stia ancora agendo con razionalità", tuona Darroch ad Itv. "Io penso che ci potrebbe volere molto tempo, ma in ultimo per lui finirà male", sentenzia poi. "Leggere nella sua mente è impossibile", ammette l'ex alto diplomatico, ricordando il passato del leader del Cremlino da "ufficiale del Kgb" e la sua "nota convinzione che il collasso dell'Urss sia stato il giorno peggiore nella storia del mondo".
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Tuttavia, insiste Darroch, resta il fatto che "la sua performance stravagante di alcuni giorni fa di fronte al Consiglio della Sicurezza Nazionale russo", dove ha imposto ai collaboratori più stretti di dire pubblicamente sì al riconoscimento delle regioni separatiste del Donbass e non ha esitato a bacchettare in diretta tv il numero uno dei servizi segreti esteri (Svr), Serghei Naryhskin, dia da pensare nelle parole di lord Kim. Convinto d'aver visto in quell'occasione - come nel più recente discorso "rabbioso" in cui Putin ha invitato i generali ucraini a prendere il potere - "un comportamento borderline, francamente ai limiti dello squilibrato". Qualcosa di più che allarmante, se fosse vero, trattandosi dell'uomo che a Mosca ha la mano sul bottone del secondo arsenale nucleare del pianeta.