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Guerra in Ucraina, la diretta: "un cyberattacco russo può far scattare l'articolo 5 della Nato"
Secondo giorno di guerra in Ucraina. Prosegue l'avanzata delle forze russe e di Vladimir Putin. Nel mirino c'è Kiev, la capitale: le autorità locali hanno invitato i civili a nascondersi nei rifugi antiaerei. Secondo il consigliere del ministero dell'Interno ucraino, Anton Gerashenko, "il giorno più difficile sarà oggi. Il piano del nemico è di sfondare con i carri armati da Ivankiv e Chernihiv fino a Kiev". Per gli Usa, l'offensiva dei russi potrebbe durare 10-15 giorni.
21.28: "12mila combattenti ceceni pronti a partire"
Il capo della Repubblica cecena, Ramzan Kadyrov, ha affermato che a Grozny più di 12.000 combattenti hanno detto di essere pronti per essere inviati su base volontaria in Ucraina. "A Grozny si sono tenuti grandi raduni, durante i quali più di 12.000 combattenti hanno espresso la loro piena disponibilità a svolgere compiti di qualsiasi complessità agli ordini del comandante supremo delle forze armate della Federazione Russa, il presidente Vladimir Putin".
21.28: "Cyberattacco può far scattare articolo 5 Nato"
"Un cyber attacco contro infrastrutture di un Paese alleato" può "far scattare l'articolo 5 (sulla difesa collettiva, ndr) della Nato". Lo ha affermato il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg in una conferenza stampa a Bruxelles senza voler precisare "a che punto esatto (dell'attacco, ndr) questo avverrebbe". Stoltenberg ha voluto sottolineare che la Nato "protegge ogni alleato e ogni centimetro del suo territorio".
Ore 20.34: Il sindaco di Kiev, "russi molto vicini, sarà una notte difficile"
Il sindaco di Kiev, l'ex pugile Vitali Klitschko, ha dichiarato che le truppe russe sono "molto vicine alla capitale" e che si preannuncia una "notte difficile" per la città. "La situazione ora è minacciosa per Kiev, senza esagerare. La notte e la mattina saranno difficili", ha detto Klitschko su Telegram. Il sindaco ha aggiunto che gli ospedali di Kiev stavano operando in modalità di guerra e ha affermato che sono stati installati posti di blocco agli ingressi principali della città e vicino alle strutture strategiche della capitale. "Stiamo facendo questo per proteggere Kiev", ha detto. "Ringrazio la gente della città per la loro disponibilità a difendere la capitale e il Paese, insieme ad altre unità delle forze armate e delle forze dell'ordine".
Ore 19.29: Kuleba al telefono con Di Maio, "Italia per il bando della Russia da Swift"
"Telefonata con il mio collega italiano Luigi Di Maio. Piena solidarietà con l'Ucraina. Il mio collega mi ha assicurato che l'Italia sosterrà il bando della Russia da Swift". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Si tratterebbe di una clamorosa svolta nella guerra diplomatica tra Europa e Russia, perché finora nessun paese dell'Unione si è ancora spinto a sostenere con forza l'esclusione di Mosca dal sistema internazionale che di fatto regola le transazioni tra migliaia di istituzioni finanziarie. Di Maio, che finora non ha ancora confermato, sarebbe già stato smentito dal ministro del Tesoro Daniele Franco, secondo cui l'esclusione della Russia da Swift comporterebbe per l'Italia un problema nei pagamenti degli approvvigionamenti di gas.
Ore 18.53: Stoltenberg, "dalla Russia una minaccia all'Europa"
"Da Putin un grave errore strategico, pagherà un prezzo pesante". Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg accusa la Russia e la Bielorussia per l'invasione dell'Ucraina e mette in guardia l'Europa: "Gli obiettivi del Cremlino non si limitano all'Ucraina, ci troviamo di fronte a una minaccia per la sicurezza europea. La Russia vuole utilizzare la propria forza per perseguire i propri obiettivi". "Faccio appello alla Russia per porre fine a questa insensata guerra, a ritirare tutte le proprie forze dall'Ucraina tornando al dialogo e allontanandosi dalle aggressioni".
Ore 18.10: Zelensky in mimetica, "siamo a Kiev"
"Siamo qui. Siamo a Kiev. Difendiamo l'Ucraina". Lo scrive sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pubblicando un video in cui appare circondato da esponenti del governo, a iniziare dal primo ministro Denys Šmihal, tutti in mimetica. Il video è stato girato all'aperto, in una delle strade della capitale, vicino a quello che sembra il palazzo che ospita il governo ucraino.
Ore 18.04: evacuato il capo degli 007 tedeschi
Sarebbe stato evacuato da Kiev, dove era in missione, Bruno Kahl, il direttore del Servizio federale per le informazioni (Bnd), l'agenzia di intelligence esterna della Germania. E' quanto rivela il settimanale Focus, secondo cui Kahl era giunto "qualche giorno fa" a Kiev per discutere con le controparti ucraine sulla situazione della crisi contro la Russia. Il direttore del Bnd sarebbe stato sorpreso dai bombardamenti russi contro la capitale dell'Ucraina. Dopo che il ministero degli Esteri tedesco ha esortato tutti i connazionali a lasciare il Paese, un reparto speciale della Polizia federale (Bpol) è giunto a Kiev e ha evacuato "via terra" sia il personale dell'ambasciata di Germania sia gli ufficiali di collegamento dell'Ufficio federale di polizia criminale (Bka). Tuttavia, il direttore del Bnd non sarebbe stato in grado di unirsi al convoglio in partenza da Kiev. Agenti speciali del Bnd sono quindi giunti nella città e hanno prelevato Kahl.
Ore 17.41: "50mila ucraini fuggiti all'estero"
Secondo le Nazioni Unite, oltre 50mila cittadini ucraini hanno lasciato il Paese in meno di 48 ore. Ieri la stessa Onu aveva reso noto che circa 100mila ucraini erano fuggiti dalle loro case e che altre migliaia erano fuggite all'estero a causa dell'invasione russa. "Abbiamo già ospitato 50mila rifugiati dall'Ucraina e ne riceveremo molte altre. Siamo già nel Paese e in quelli limitrofi. C'è una sorta di resilienza e abbiamo grandi capacità di soccorso umanitario, ma il problema è che i numeri potrebbero superare la nostra capacità di accoglienza", ha spiegato Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), in collegamento con il summit dei sindaci del Mediterraneo in corso a Firenze.
Ore 16.57: Premier polacco, "Ue abbandoni illusioni sulla Russia"
E' tempo che l'Occidente abbandoni l'illusione che il mondo possa essere sicuro senza sforzi, perché la pace è qualcosa per cui bisogna combattere. Lo ha scritto il premier polacco, Mateusz Morawiecki, per il quotidiano Financial Times. Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha mostrato il suo vero e "l'invasione russa dell'Ucraina mette fine una volta per tutte a un'era di illusioni sulle relazioni dell'Occidente con Mosca". Per la Polonia questo è chiaro da anni e la solidarietà a Kiev non è sufficiente. "L'Unione europea e la Nato non possono permettersi di dare l'impressione che siano disposte a sacrificare il futuro dell'Ucraina per ripristinare la pace", ha dichiarato il premier. Già l'anno scorso, mentre la Polonia era alle prese con la crisi migratoria artificiosamente provocata dalla Bielorussia, "ho avvertito che questo poteva essere il preludio di qualcosa di più grande e pericoloso". Secondo Morawiecki l'obiettivo finale del presidente Putin è uno solo: "Ricostruire la potenza imperiale della Russia".
Ore 15.52: Putin ai militari ucraini, "prendete voi il potere"
Il presidente russo Vladimir Putin scopre il suo piano, chiedendo all'esercito ucraino di prendere il potere e destituire il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Di fatto, sotto lo schiaffo dell'invasione militare e dell'assedio a Kiev, il Cremlino pensa a una transizione politica per imporre un governo fantoccio in Ucraina. "Sarebbe più facile negoziare con voi", sono le parole di Putin rivolte ai militari ucraini. Lo Zar ha definito gli uomini al potere a Kiev "una banda di drogati e neonazisti"
Ore 15.38: Zelensky, "forse vivo per l'ultima volta"
"Questa potrebbe essere l'ultima volta che mi vedete vivo". Queste sarebbero state le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la videoconferenza della scorsa notte con i leder dell'Unione europea. A riferirlo sui social è stato Barak Ravid, corrispondente diplomatico di Walla News e Axios, citando due fonti informate.
Ore 15.33: Distribuite 18mila armi ai civili
Si stringe l'assedio intorno a Kiev, secondo quanto riportano vari media. Sia il ministero della Difesa che il ministero dell'Interno chiedono ai residenti della capitale di "informarci sui movimenti delle truppe, preparare bombe molotov e neutralizzare il nemico". Sui social del ministero dell'Interno è stato pubblicato un volantino con le istruzioni passo passo su come realizzare bombe a benzina. Il consigliere del ministero dell'Interno, Vadym Denysenko, ha spiegato che per prepararsi all'assedio, 18.000 armi di vario tipo "sono state distribuite a Kiev a tutti i volontari, a tutti coloro che vogliono difendere la nostra capitale con le armi in pugno".
Ore 15.28: Tank ucraini a Kiev
Tank dell'esercito ucraino stanno facendo il loro ingresso a Kiev per difendere la città nel caso di arrivo, sempre più probabile, di militari russi. A renderlo noto il ministero dell'Interno ucraino.
Ore 14.27: Soldati russi, il bilancio
Le forze armate ucraine hanno affermato di avere ucciso oltre mille soldati russi. Si tratta, secondo quanto riferisce l'esercito citato dai giornali locali, del peggior bilancio finora subito dalla Russia in un conflitto.
Ore 14.20: Putin contro la giornalista
Elena Chernenko, una celebre giornalista russa, è stata espulsa dai reporter accreditati a seguire il ministero degli Esteri con l'accusa di "mancanza di professionalità". La sua cola? Aver lanciato una petizione contro la guerra in Ucraina che ha raccolto 200 firme.
Ore 14.10: "Congelare i beni di Putin"
La Ue, si apprende, sarebbe pronta a congelare i beni in Europa del presidente russo, Vladimir Putin, e del ministro degli Esteri, Sergei Lavrov. Ma i due non saranno sottoposti a divieto d'ingresso nell'Ue per lasciare aperta la porta della diplomazia. A riferirlo il Financial Times.
Ore 14. Mosca: pronti a colloqui sulla neutralità dell'Ucraina
Mosca si dice pronta a inviare una delegazione a Minsk per colloqui con l'Ucraina. Lo ha rivelato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Come sapete, oggi il presidente dell'Ucraina Zelensky ha annunciato la sua disponibilità a discutere dello status neutrale dell'Ucraina", ha dichiarato. "In risposta, Vladimir Putin è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa a livello di rappresentanti dei ministeri di Difesa ed Esteri e dell'amministrazione presidenziale per negoziati con la delegazione ucraina". E ancora, il ministro degli Esteri Lavrov ha afermato che "La Russia è pronta a colloqui con l'Ucraina non appena loro deporranno le armi". Per "status neutrale", spiega sempre Lavrov, si intende "la completa demilitarizzazion e de-nazificazione dell'Ucraina". Insomma, il solito ritornello di Putin, difficile da definire nel dettaglio.
Ore 13.28: Zelensky chiama i volontari
Il presidente Zelensky nel suo discorso ha invitato i volontari europei a venire a difendere il suo paese dall'invasione russa. "Se avete un'esperienza di combattimento potete venire nel nostro paese per difendere l'Europa", ha dichiarato. Ignoto il luogo in cui si trova Zelensky. Mario Draghi ha fatto sapere che è "nascosto" e che avrebbe detto di non avere più tempo.
Ore 12.40 Zelensky a Putin: "Trattiamo"
Uno spiraglio per il cessate il fuoco. Zelensky ha invitato Putin a sedere intorno a un tavolo per trattare. Lo scrivono le agenzie russe Tass e Interfax. "Voglio fare appello ancora una volta al presidente della Federazione Russa. I combattimenti sono in corso in tutta l'Ucraina. Sediamoci al tavolo dei negoziati per fermare la morte di persone", ha dichiarato Zelensky in un briefing nel suo ufficio.
Ore 12.35 Lavrov: "Le condizioni per negoziare"
"Pronti a negoziare se l'Ucraina depone le armi". Così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov che fino ad ora ha detto di guardare con sospetto alla proposta di neutralità di Kiev
Ore 12.31: Putin, dialogo con Xi Jinping
Il presidente cinese Xi Jinping, si apprende, ha avuto una telefonata oggi pomeriggio (ora cinese) con il suo omologo russo Vladimir Putin. Lo riferisce l’emittente statale Cctv: l'asse Russia-Cina si fa sempre più forte?
Ore 12.19: Kharkiv bombardata
Un intensissimo bombardamento russo ha colpito Kharkiv, seconda città ucraina con quasi un milione e mezzo di abitanti. La conferma arriva dal Moscow Times, che cita testimoni oculari. Il sindaco ha esortato la popolazione a ripararsi nei rifugi,nelle cantine e nelle stazioni della metropolitana.
Ore 12.09 - Cremlino, Zelensky è presidente dell’Ucraina
Il Cremlino ha assicurato di riconoscere Volodymyr Zelensky come presidente dell’Ucraina. "Sì, certo, Vladimir Zelensky è il presidente dell’Ucraina", ha risposto il portavoce, di Putin, Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda della stampa. Ci si chiede, però, per quanto ancora Zelensky sarà davvero il presidente...
Ore 12.13: Lavrov si appella a Kiev
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha annunciato che Mosca è pronta a negoziare se l'esercito ucraino deporrà le armi.
Ore 11.18: Mario Draghi, crisi lunga e difficile da ricomporre
"La crisi di portata storica che l’Italia e l’Europa hanno davanti potrebbe essere lunga e difficile da ricomporre, anche perché sta confermando l’esistenza di profonde divergenze sulla visione dell’ordine internazionale mondiale che non sarà facile superare". Queste le parole del premier, Mario Draghi, nel corso dell’informativa urgente sul conflitto tra Russia e Ucraina nell’aula di Montecitorio.
Ore 11.05: Mosca, sanzioni contro l’Occidente
La Russia annuncia di aver preparato un pacchetto di sanzioni di ritorsione contro l’Occidente. Lo ha confermato il presidente della Duma, citato dall’agenzia governativa Tass.
Ore 10.55: Lavrov: Kiev e il genocidio
"Durante tutti questi anni la popolazione delle vostre repubbliche è stata molestata e attaccata quotidianamente dal regime di Kiev, che ha deliberatamente preso la strada della russofobia e del genocidio". questa la sparata del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante un incontro con i rappresentanti delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk.
Ore 10.51: "Come fare molotov"
Il ministero dell’Interno ucraino ha postato sui suoi social istruzioni ai cittadini su come realizzare bombe molotov, un tentativo disperato di resistenza.
Ore 10.18: Parlano i talebani
I talebani con l'Ucraina. Esprimono infatti "Preoccupazione" per i civili in Ucraina. I talebani ora chiedono "moderazione a tutte la parti". I padroni di Kabul rivendicano una "politica estera neutrale", non criticano "l’operazione militare speciale" promossa da Vladimir Putin e confidano che la «crisi attuale possa risolversi tramite il dialogo e in modo pacifico". Paradossale...
Ore 10.05 - Inferno a Kiev
Secondo l’agenzia Ap si registrano spari e battaglie nella zona governativa di Kiev: è partito l'attacco alle sedi istituzionali.
Ore 10.04: La Georgia con Putin
Ecco le parole di Irakli Garibashvili, primo ministro della Georgia, all’agenzia russa Tass. "Siamo venuti a conoscenza delle azioni dei nostri partner internazionali in seguito all’azione militare in Ucraina, ossia sanzioni economiche e finanziarie per la Russia. Voglio che sia chiaro che, considerando il proprio interesse nazionale, la Georgia non intende partecipare".
Ore 9.59 - Cina, no alle sanzioni
Ecco che la Cina si dice contraria alle sanzioni contro la Russia. Pechino "si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia." Così il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, secondo il quale "gli Stati Uniti hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia dal 2011", che sono risultati strumenti "non fondamentali ed efficaci per risolvere i problemi".
Ore 9.55 Mosca chiude lo spazio aereo ai britannici
Rappresaglia della Russia, che ha chiuso il suo spazio aereo a tutti gli aerei britannici, o legati al Regno Unito. Lo ha annunciato l’autorità russa per l’aviazione.
Ore 09:02 Donetsk, bombe su una scuola
Due insegnanti sono stati uccisi da un bombardamento russo su una scuola a Gorlovka, nell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Il sindaco della città, Ivan Prikhodko. "Due insegnanti - ha comunicato su Telegram - sono stati uccisi in un attacco alla scuola numero 50".
Ore 9.50 "Russi a 10 km da Kiev"
"Le forze russe sono entrate nel distretto di Obolon a Kiev", che si trova a circa dieci chilometri dal centro della capitale ucraina. E’ quanto si legge in un tweet di Kyiv Independent, secondo cui ci sono combattimenti con i militari ucraini e il ministero della Difesa chiede agli abitanti di rimanere in casa.
Ore 9.47 Code infinite
Chi prova a lasciare in auto l’Ucraina diretto in Ungheria o Polonia può stare in coda fino a 15 ore: lo racconta una testimonianza del Guardian. Molte famiglie si mettono in fuga al completo, per separarsi alla frontiera. E molti uomini tornano indietro: il richiamo dei riservisti comprende i maschi fino a 60 anni.
Ore 9.34 -La presa di Chernobyl
"Ieri unità delle forze aviotrasportate russe hanno preso il pieno controllo del territorio nell’area della centrale nucleare di Chernobyl". Lo ha affermato il generale russo, Igor Konashenkov, in dichiarazioni riportate stamani da Sputnik in cui ha parlato di un «accordo con un battaglione distinto a difesa dell’impianto nucleare dell’Ucraina sulla sicurezza congiunta delle unità e del sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl».
Ore 08:48 Esplosioni nel centro di Kiev
Due potenti esplosioni udite nel centro di Kiev. "Gli attacchi a Kiev con missili da crociera o balistici sono appena ripresi", ha scritto su Telegram il ministero dell'Interno Anton Gerashchenko.
Ore 08:06: L'Iran: "Nato, seria minaccia"
Ora ci si mette anche l'Iran. Il presidente Ebrahim Raisi, infatti, nel corso di un colloquio telefonico con il capo di stato russo Vladimir Putin, ha affermato che "un'espansione a est della Nato rappresenta una seria minaccia alla stabilità e alla sicurezza di Paesi indipendenti in varie aree". Lo riporta l'agenzia Irna.
Ore 07:57. Polonia, "a Kiev bombe sulle case"
"Al mattino i russi hanno iniziato a bombardare la città. I droni lanciano bombe sugli edifici residenziali. Le persone stanno morendo. Questo è un ovvio atto di terrore per spezzare il morale, ma c'è un'enorme determinazione a difendere la capitale": questa la testimonianza del presidente della Polonia Andrzej Duda nel corso di un contatto telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel frattempo, si apprende che i tank russi sono sempre più vicini alla capitale.
Ore 7:17: "Russia, 800 vittime"
Secondo quanto affermato il ministero della Difesa di Kiev la Russia ha già perso in Ucraina 800 uomini. Le perdite includono sette aerei, sei elicotteri, 130 veicoli blindati e oltre 30 carri armati.
Ore 06:01: Aeroporto bombardato
Intorno alle 6.10 ora locale i russi hanno attaccato, bombardandolo, l'aeroporto di Velyka Omelyana, a 4 chilometri da Rivne, cittadina del nordovest dell'Ucraina a circa 300 chilometri da Kiev e 160 dal confine con la Polonia. A confermarlo il capo dell'Aeronautica militare nello scalo.
Ore 04:50 Kiev sotto attacco
Un feroce attacco aereo con missili e armi pesanti ha colpito nella notte la capitale ucraina Kiev, ma "la difesa aerea della città ha respinto con successo l'assalto". La notizia viene rilanciata dai media locali, i quali precisano anche che i frammenti di un aereo russo, presumibilmente un drone, e una serie di missili sono stati intercettati e sono caduti su due edifici residenziali. "Bombardamenti continui e orribili", riferiscono i media"
Ore 3:32 Missili su Kiev
La capitale ucraina è stata colpita da missili da crociera o balistici: lo ha confermato un consigliere del ministero degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko. "Gli attacchi a Kiev con missili da crociera o balistici sono ripresi", ha detto. Una team della Cnn sul campo ha riferito di aver sentito due forti esplosioni nel centro di Kiev e una terza in lontananza.
Ore 00:42 "Ostaggi a Chernobyl"
Gli Usa si dicono "indignati" per le "informazioni credibili" in base alle quali l'esercito russo ha preso in ostaggio dipendenti dell'ex centrale nucleare di Chernobyl, controllata dalle forze di Mosca. "Questa presa di ostaggi illegale e pericolosa che potrebbe porre fine ai servizi civili di routine necessari per mantenere e proteggere gli impianti di scorie nucleari è ovviamente molto allarmante", ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.
00:20 Usa, attacco russo potrebbe durare 10-15 giorni
L'invasione russa potrebbe durare 10-15 giorni: è l'ipotesi di alcuni dirigenti americani, i quali tuttavia hanno ammesso che fare previsioni sulla tempistica dell'operazione di Mosca sarebbe una "follia".