Punto di non ritorno
Ucraina, Vladimir Putin alza la posta: "Donbass indipendente", guerra inevitabile?
Vladimir Putin ha deciso di riconoscere l’indipendenza delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk, nella regione ucraina del Donbass. Il leader del Cremlino ha comunicato la presa di posizione del governo russo al cancelliere tedesco Olaf Scholz e al presidente francese Emmanuel Macron. Si attende la replica dell’Unione europea, che già nelle scorse ore si era detta “pronta a reagire con la forza”.
Vano l’appello che Josep Borrell, l’Alto rappresentante dell’Unione per la politica estera, ha rivolto alla Russia prima che questa prendesse la sua decisione: “Chiediamo al presidente Putin di rispettare il diritto internazionale e gli accordi di Minsk e di non riconoscere l’indipendenza di Donetsk e Lugansk”. Per Borrell quella che viene dalla Russa è “la più grande minaccia alla pace nella Ue dalla seconda guerra mondiale. Siamo ad una svolta, tutto ciò in cui crediamo viene chiamato in causa. Abbiamo condannato l’ammasso di truppe russe, le provocazioni e abbiamo constatato manipolazioni da parte di Mosca che vuole creare un pretesto per l’escalation militare”.
Anche in cancelliere Scholz si era esposto in un colloquio telefonico con Putin, condannando l’eventuale riconoscimento delle cosiddette repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk come stati indipendenti. La decisione presa dalla Russia è infatti in palese contraddizione con gli accordi di Minsk sulla composizione pacifica del conflitto nell’Ucraina orientale.