Come una spy-story
Emmanuel Macron, il tavolo di 4 metri tra lui e Vladimir Putin? "Non voleva dare il suo dna ai russi": cosa c'è dietro la scelta
Un retroscena, clamoroso, sul faccia a faccia che si è tenuto al Cremlino lunedì scorso tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron. Un incontro per cercare di contenere l'escalation militare che sta per sfociare nel conflitto tra Russia e Ucraina, dato ormai per scontato da Joe Biden. Il presidente Usa, infatti, negli ultimi minuti ha chiesto ai suoi connazionali di lasciare l'Ucraina, aggiungendo che "se Russia e Usa si sparano si rischia la guerra mondiale".
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Ma torniamo al faccia a faccia tra Putin e Macron, incontro durato cinque ore e che, come hanno dimostrato le foto, si è tenuto attorno a un enorme tavolo bianco, con quattro metri che separavano i due leader. Come mai, così distanti? Le immagini ufficiali parlano chiaro. E ora, c'è anche una risposta che spiega quella distanza: la sistemazione è stata decisa dopo che Macron ha rifiutato di sottoporsi a un tampone molecolare che dovevano effettuare i russi dopo il suo arrivo nel Paese.
L'indiscrezione viene rilanciata dall'agenzia di stampar Reuters, che cita fonti dell'entourage di Macron. Al presidente transalpino erano state date due opzioni: accettare il molecolare fatto dalle autorità russe oppure rispettare un severo distanziamento sociale. Macron ha scelto la seconda, anche perché atterrando da Parigi, prima della partenza, il presidente si era già sottoposto a un test molecolare e un altro antigenico prima di entrare all'incontro con Putin, test effettuati dal suo staff sanitario. Ma il Cremlino pretendeva un altro test, fatto sul posto.
L'Eliseo ha rifiutato. "Sapevamo bene che avrebbe comportato niente strette di mano e quel lungo tavolo, ma non potevamo accettare che mettessero le mani sul Dna del Presidente", ha spiegato una fonte alla Reuters. Insomma, Macron non voleva che la Russia disponesse del suo Dna. "In breve, le condizioni che avrebbero permesso una minore distanza non erano accettabili per noi e abbiamo scelto l'altra opzione proposta dal protocollo russo", hanno spiegato dall'Eliseo. Una sorta di spy-story. E ci si interroga: come potrebbe sfruttare a suo favore la Russia il dna di Macron? Oppure, c'è qualcosa da nascondere? Oppure ancora, si temeva altro acconsentendo al tampone?