Diplomazie al lavoro
Mario Draghi e Vladimir Putin, telefonata sulla crisi ucraina: "Cerchiamo una soluzione". Gas, lo zar ci "rassicura"
Ci pensa Mario Draghi? Si apprende che il presidente del Consiglio dei ministri nell mattinata di oggi, martedì 1 febbraio, ha avuto un colloquo telefonico con Vladimir Putin, il presidente della Russia. Al centro della telefonata ovviamente gli ultimi sviluppi della crisi ucraina e le relazioni tra i due pasei.
Secondo quanto si apprende, Draghi ha rimacato l'importanza di adoperarsi per una de-escalation delle tensioni alla luce delle gravi conseguenze che avrebbe un inasprimento della crisi: nel caso in cui la Russia invadesse l'Ucraina, sarebbe inevitabile una reazione della Nata. E a quel punto, nessuno scenario, compresi i più estremi potrebbe essere ecluso. Draghi e Putin, si apprende, si sono impegnati per trovare unaa soluzione sostenibile e durevole della crisi in atto. Obiettivo, insomma, ricostruire la fiducia.
E ancora, fonti diplomatiche del Cremlino fanno sapere che nel corso del colloquio telefonico "sono stati discussi alcuni temi dell'agenda bilaterale, in relazione in primo luogo alle interazioni commerciali ed economiche e alla sfera dell'energia. Sempre dal Cremlino fanno sapere che Putin avrebbe illustrato a Draghi le richieste avanzate a Stati Uniti e Nato per quel che concerne le garanzie di sicurezza.
E ancora, secondo l'agenzia di stampa russa Tass, nel corso del colloquio con il premier, Putin avrebbe confermato l'intenzione di Mosca di "continuare a sostenere stabili forniture di gas all'Italia".