Il retroscena
Joe Biden, "grandissima sintonia". La "manina" degli Usa sul Quirinale: chi ci piazzano
Manca meno di una settimana all’inizio dei lavori per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Chi salirà al Quirinale al posto di Sergio Mattarella è motivo di interesse non solo in Italia: negli Stati Uniti il monitoraggio è già iniziato, come confermato da fonti interpellate dall’Adnkronos. Fonti che hanno espresso una serie di considerazioni che delineano il “sentimento” della Casa Bianca riguardo al prossimo capo di Stato italiano.
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“C’è una grandissima sintonia” tra Joe Biden e Mario Draghi: questa è stata la prima considerazione espressa all’Adnkronos dalle fonti americane, che tra l’altro hanno fatto notare come ancora non sia stato nominato un ambasciatore della nuova amministrazione a Roma, proprio perché i rapporti tra Washington e la Capitale sono “talmente buoni” che la questione non è vissuta con urgenza. La seconda considerazione è che l’Italia “prosegua saldamente” sulla rotta tracciata da Draghi da quando ha preso le redini del governo. Il nostro viene considerato il Paese alleato “più affidabile” dopo gli “sbandamenti” degli ultimi anni.
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Ovviamente le fonti americane non hanno voluto dire altro per quanto riguarda la corsa al Quirinale. Però dinanzi alla domanda se preferiscano che Draghi resti a Palazzo Chigi o che diventi presidente della Repubblica, la considerazione è stata di facile interpretazione: “L’incarico al Quirinale dura sette anni”.