Ma si può?
Covid, le pecore e la siringa: un video sconcertante dalla Germania
Anche le pecore arruolate nella lotta al Coronavirus. Da qualche giorno è diventato virale sui sociale un video pubblicato dal sito Ruptly direttamente da Camp Reinsehlen, vicino a Schneverdingen: siamo in Germania e a inizio anno oltre 700 ovini, tra pecore e capre, sono stati radunati insieme e ripresi dalle telecamere mentre formavano la sagoma di una gigantesca siringa. Lo scopo? Promuovere la vaccinazione contro il Covid.
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"Mi sentirei meglio se fossimo in una situazione come quella dell'Italia", si era sfogata lo scorso 2 dicembre l'ex cancelliera Angela Merkel, al momento del suo addio alla politica, confermando come la sua più grande preoccupazione fosse il tasso di vaccinazione dei suoi connazionali, molto basso rispetto a quello italiano e preoccupante se messo in relazione all'aumento esponenziale di casi di positività e di ricovero in quei drammatici giorni di fine 2021. Difficile però che Frau Angela potesse immaginare la deriva "pecoreccia" della campagna vaccinale teutonica.
Il disegno era lungo circa 100 metri ed è stato fotografato dall'alto, con risultato indubitabilmente suggestivo e scenografico. Certo, il soggetto si è prestato a nuovi sfottò da parte dei no vax, che nel loro mondo alla rovescia amano spesso etichettare i vaccinati come "popolo di pecore", oltre che con gli altrettanto simpatici epiteti di "punturati" e "cavie". "Le pecore sono animali così simpatici, forse possono trasmettere meglio il messaggio", aveva spiegato l'organizzatore dell'evento, Hans Peter Etzold. Risultato non centrato, almeno a giudicare dai commenti spietati di molti tedeschi (e non solo).