Violenza
Polizia, fa irruzione in centrale e prende a martellate la collega: il massacro per una torbida storia di se***
Una vendetta per una pura supposizione. In Siberia una poliziotta ha preso a martellate una collega perché sospettata di essere l'amante del compagno. È accaduto a Kurgan, nella Russia siberiana occidentale, dove la centrale di polizia è stata il luogo di una vera e propria rissa scatenata da motivi di gelosia tra quattro donne, tutte ufficiali che vi prestano servizio. Svetlana Nastenkova, tenente della polizia e convivente del capo della centrale, il tenente colonnello Serghej Sedinkin, era in congedo temporaneo di maternità dopo la nascita del figlio. La donna a creduto che una sua collega, capitano della polizia Irina Dobrydina, fosse l’amante del suo convivente e per questo si è munita di martello.
La donna, armata, ha così fatto irruzione nell’ufficio della polizia gridando "Ti ammazzo!". Ma in poco tempo dalle parole Svetlana è passata ai fatti e ha preso a martellate Irina, colpendola sulla testa. A quel punto una collega d’ufficio, maggiore della polizia Irina Ivanova, è intervenuta per separare le due donne ma, a sua volta è stata aggredita e colpita dal maggiore della polizia Elena Maltseva, sorella di Svetlana, giunta in suo aiuto.
Risultato: mani addosso l'una all'altra. Le quattro poliziotte hanno riscontrato dei traumi e sono state sottoposte a controlli medici. Sul caso sta indagando l’Ufficio di investigazioni centrale della Federazione Russa e non è escluso che il loro capo, Serghej (compagno della donna con il martello) possa prendere seri provvedimenti.