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Charlene di Monaco, "per il bene dei bambini": la straziante richiesta. Sospetto-choc: ha i giorni contati?

Basta un retroscena su Charlene di Monaco, l'ennesimo, per alimentare i sospetti più cupi sul destino della Principessa triste di Montecarlo. La consorte di Alberto è da settimane ricoverata in una clinica in Svizzera per non meglio precisati problemi di salute. Dopo la lunga permanenza nel natio Sudafrica per guarire da un grave problema di natura otorino-laringoiatrica (ma si era parlato anche di tumore al cervello), l'ex modella e nuotatrice era tornata a Palazzo dai figli Jacques e Gabrielle dopo l'estate, ma non avrebbe retto alla pressione della vita di Corte. Lo stesso Alberto, per la prima volta, aveva ammesso le sue difficoltà di natura psico-fisica. Parole a cui si sono aggiunte le voci su una dipendenza da psicofarmaci.

 

 

 

Ora, la frase rilanciata dai tabloid francesi sulla "ultima richiesta" di Charlene "per il bene dei bambini" viene letta, dalle penne più spregiudicate, come il segnale inequivocabile: la situazione clinica della principessa sarebbe disperata, quasi irrecuperabile o perlomeno non risolvibile nel breve volgere di qualche settimana. Per questo, avrebbe chiesto al Principe Alberto di assicurare una presenza femminile a Corte, surrogato della madre per i gemellini che hanno da poco compiuto 7 anni. Nelle ultime foto pubbliche, con tanto di messaggi di amore per Charlene, negli occhi dei bimbi è innegabile un velo di tristezza. Accanto a loro Alberto ha voluto le sorelle Caroline e Stephanie. Proprio quella Caroline che secondo il gossip sarebbe stata una delle cause, con i suoi commenti e la sua presenza ingombrante, del crollo nervoso di Charlene.

 

 

 

In realtà proprio i giornali scandalistici francesi hanno riferito che la richiesta sarebbe arrivata proprio dalla Principessa, smentendo dunque le voci di attrito. Ma c'è chi  mette in dubbio la veridicità della versione "ufficiale" messa in giro dal Principato, ulteriore tassello nella campagna da "cortina fumogena" intorno a Charlene e alle sue condizioni. Sciacallata o verità?