Tempi cupi
Covid, ecatombe nel Regno Unito: morti e contagi, i dati che terrorizzano la Ue. Omicron, è solo l'inizio?
In tutto il Regno Unito, oggi mercoledì 15 dicembre, sono stati segnalati 78.610 nuovi casi e 165 decessi. Un ulteriore aumento che preoccupa il governo inglese, causa anche la variante Omicron. Infatti i numeri dimostrano che questa variante ha fatto impennare la curva dei contagi, riportando le lancette della storia della pandemia a gennaio di quest’anno, nel pieno della seconda ondata. Il 40% dei nuovi contagi in Inghilterra è riconducibile proprio alla Omicron.
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Si spiega così la decisione di Boris Johnson di introdurre il Green Pass. Il provvedimento è passato solo grazie, al sostegno dei laburisti. Anche nella vicina Francia sono preoccupati. Nel bollettino di ieri si sono registrati 63.405 nuovi contagi, il numero più alto dallo scorso aprile. Martedì scorso i casi erano 59.019. Il bollettino di ieri conta anche 158 morti, mentre negli ospedali i ricoverati sono 14.819, di cui 2.792 in terapia intensiva. Per quanto riguarda i vaccini, il 77,6% della popolazione ha ricevuto una dose e il 76,1% la seconda. Quasi 16 milioni hanno avuto anche la terza.
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Tornando ai numeri complessivamente calano i contagi (-5%) e i morti di Covid (-10%) settimanali nel mondo: fra il 6 e il 12 dicembre l'Organizzazione mondiale della sanità conteggia infatti circa 4 milioni di nuovi casi e poco meno di 47mila decessi. Anche l'Europa è in discesa: segna -7% nei casi e -3% nel numero di vittime del virus. L'Europa resta l'area con la più alta incidenza per 100mila abitanti e proprio qui si concentrano il 65% dei casi settimanali totali, poco meno di 2,6 milioni. A livello di Paesi, il numero più alto di casi settimanali è stato segnalato dagli Stati Uniti (674.019 nuovi casi; -9%), e da Germania (351.738; -11%), Regno Unito (350.340; +13%), Francia (335.972; +19%) e Russia (-7%).