L'affaire Aupetit

Vaticano, lo scandalo sessuale: dove (e come) hanno beccato l'arcivescovo e la "vergine consacrata"

Mauro Zanon

 L'affaire Aupetit, dal nome dell'ex arcivescovo di Parigi Michel Aupetit, ha conosciuto giovedì un nuovo coup de théâtre. A una settimana esatta dall'accettazione delle dimissioni da parte del Papa, in seguito alle rivelazioni del magazine Le Point su una presunta relazione tra l'alto prelato e una donna, Paris Match ha pubblicato un articolo intitolato "Aupetit perso per amore", con tanto di foto che mostrano l'ex arcivescovo vestito in borghese in compagnia di un'altra donna. Sugli scatti rubati dal settimanale parigino lunedì 6 dicembre, Michel Aupetit, jeans neri, cappotto nero, berretto nero e sciarpa rossa, passeggia per le strade di Viroflay, nel dipartimento delle Yvelines, e in seguito nella foresta di Meudon, accanto a Laetitia Calmeyn, 46 anni, vergine consacrata, brillante teologa belga e insegnante presso il prestigioso Collège des Bernardins, lì dove il presidente Macron, nel 2018, pronunciò il suo celebre discorso sulla necessità di "riparare" il legame lacerato tra Stato francese e Chiesa.

 

 

 

 

 

Nell'articolo di Paris Match, firmato da Caroline Pigozzi, non solo si rivela che è stato lo stesso Aupetit a far nominare Laetitia Calmeyn insegnante di Teologia morale al Collège des Bernardins, ma anche che tra i due non ci sarebbe soltanto un rapporto di amicizia spirituale e intellettuale, bensì una liaison amorosa. «Nessun perdono all'arcivescovo di Parigi, avrebbe mentito al Papa», scrive il settimanale parigino, assicurando che Aupetit «avrebbe omesso i suoi legami femminili» al Santo Padre, «passando sotto silenzio» la sua «prossimità» con questa teologa. Insomma, non c'era soltanto Colette (così si chiama secondo le informazioni di Paris Match), la ragazza con cui Aupetit avrebbe avuto una relazione nel 2012, quando era vicario generale di Parigi, ma anche un'altra donna, forse addirittura più importante. «Monsignor Aupetit smentisce con forza le accuse menzognere e deplora con vigore le insinuazioni malevoli contenute in questa pubblicazione», ha dichiarato l'avvocato di Aupetit, Jean Reinhart.

 

 

 

 

L'ex arcivescovo rimprovera a Paris Match il modo in cui sono stato scattate le foto, «con un teleobiettivo per suggerire l'idea di una relazione», parlando di «metodi calunniosi e nauseabondi» e dicendosi pronto a trascinare il settimanale in tribunale. Lo scoop di Paris Match esplode a due giorni dalla conferenza stampa data da Papa Francesco nell'aereo che lo riportava a Roma dopo il suo viaggio a Cipro e in Grecia. Rispondendo alle domande della stampa sul caso Aupetit, ha parlato di «piccole carezze e massaggi» che l'ex arcivescovo avrebbe prodigato, prima di esortare i giornalisti a «indagare» sull'affare e di spiegare di «aver accettato le dimissioni non sull'altare della verità, ma sull'altare dell'ipocrisia». Insomma, è la menzogna per omissione di Aupetit che avrebbe spinto il Papa a prendere la decisione di sollevarlo dall'incarico così rapidamente, secondo Paris Match. Le Figaro, dal canto suo, evoca invece la comunicazione fumosa dell'ex arcivescovo dopo le prime rivelazioni del Point e in particolare il suo rifiuto di spiegarsi «pubblicamente in maniera chiara». Infermiera di formazione, Laetitia Calmeyn, secondo Paris Match, era talmente influente che «alcuni, nell'entourage di Aupetit, la considerano responsabile delle loro difficoltà a essere ascoltati dal vescovo» dimissionario. Nella primavera del 2018, tra l'altro, Calmeyn è stata nominata dal Papa consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede a Roma. Sollecitato dal Parisien sull'amicizia tra Aupetit e la teologa belga, l'entourage del primo ha risposto con queste parole: «È un'amicizia di lunga data. Niente di più». Il Pontefice, scrive Paris Match, è «stanco» di tutto quello che sta accadendo in Francia: «La "figlia primogenita della Chiesa" è diventata maledetta per Roma? Incendio di Notre-Dame de Paris nell'aprile 2019, rapporto Sauvé sugli abusi sessuali nell'ottobre del 2021 e in dicembre una nuova burrasca». In riferimento, appunto, a Aupetit, che ieri, alla Chiesa di Saint-Sulpice, a Parigi, ha celebrato la sua messa di addio all'arcidiocesi.