Georgia, l'Europa si prepara

Albina Perri

Riuniti ad Avignone per un incontro informale, i ministri degli Esteri dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo “politico” per l’invio di una missione in Georgia con compiti anche di polizia civile. Il piano dovrebbe concretizzarsi entro la fine del mese. Ne ha dato notizia anche il rappresentante italiano, il ministro Franco Frattini, affermando che “l’Italia farà la sua parte: il contributo italiano potrebbe oscillare tra le 15 e le 20 unità”. Ufficialmente, l’iniziativa sarà adottata a Bruxelles il 15 settembre da parte del Consiglio affari regionali e relazioni esterne dell’Unione. In totale dovrebbero essere 150-200 gli uomini che verranno dispiegati sul territorio georgiano e nelle zone di confine con l’Ossezia del Sud, che nei giorni scorsi ha autoproclamato l’indipendenza, riconosciuta dalla Russia, come accaduto per l’Abkhazia. “La missione europea collaborerà con l'Osce ma ne sarà formalmente staccata”, ha precisato Frattini. “Pensiamo che entro la fine del mese la decisione sia non solo adottata ma anche operativa”, ha proseguito, osservando anche che il veloce dispiegamento della missione dipenderà anche dalla disponibilità dei Paesi europei nel mettere a disposizione gli uomini necessari. Tra le forze che comporranno la missione, il ministro ha citato ad esempio la gendarmeria francese ed i carabinieri italiani. Nel frattempo il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha telefonato al collega russo, Vladimir Putin. Nel corso del colloquio il premier italiano ha espresso “il forte auspicio dell’Italia per l’attuazione piena dell’accordo in sei punti sul conflitto russo – georgiano”.