Il lottatore
Vaccino, la lite trascende: ammazza il medico con l'osso di un animale, chi è la belva nella foto
Una discussione sui vaccini anti Covid e un omicidio sconvolgente. Akmal Khoziev, lottatore uzbeko di MMA, la disciplina di arti marziali miste sempre più famosa nel mondo della lotta, ha brutalmente assassinato un medico, il dottor Miran Ribati, ed è ora finito in arresto. La rissa degenerata in omicidio si è verificata sull'isola di Guam lo scorso 7 novembre.
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Secondo quanto riportato dal quotidiano russo Moscow Times il 27enne Khoziev, noto anche con il minaccioso ed emblematico soprannome AK47, uno dei più letali mitragliatori al mondo, vera e propria macchina da morte, avrebbe infierito sul dottore armato prima di un osso animale e poi con una lama. Stando alle prime ricostruzioni, è stato inutile il tentativo di madre e sorella di fermare l'assassino, del tutto fuori controllo. Khoziev è stato arrestato e ora dovrà rispondere di omicidio aggravato e aggressione aggravata.
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Il lottatore e Ribati erano stati visti litigare furiosamente da alcuni testimoni alcuni giorni prima in una palestra locale. Per motivi ancora ignoti, il dottore aveva poi deciso di fare visita alla casa di Khoziev in un complesso residenziale, dove si è scatenato l'alterco e dove poi l'uzbeko è stato trovato dalle forze dell'ordine qualche minuto dopo l'aggressione letale, ancora sporco di sangue. Unico dato certo, la "fede no vax" del lottatore, che sui social condivideva spesso post per dire "basta con i vaccini" e denunciare il presunto complotto mondiale del Covid: "Ci stanno uccidendo tutti". Parole che, alla luce di quanto accaduto, oggi suonano come una sinistra beffa del destino