Guerra di mafia in Canada

Franci Belotti

Un killer gli si avvicina, gli spara e lo uccide davanti a diversi testimoni. Succede davanti ad un ristorante italiano a Montreal, a pochi passi dagli uffici di una azienda di costruzioni controllata dalla sua famiglia. Stava per salire sulla sua Mercedes Slk 320 nera. Era l'ora di pranzo, il sicario ha agito con tranquillità, senza preoccuparsi dei numerosi testimoni. Non è la trama di un film gangster, ma un regolamento di conti che riscuote l’ennesima vittima Oltreoceano. Nick Rizzuto, 42 anni, figlio del presunto capomafia di Montreal, è stato ucciso martedì pomeriggio nella città canadese. Secondo la polizia si è trattato di un regolamento di conti tra bande rivali. Rizzuto, figlio del boss Vito, si trovava in una strada del centro quando un killer gli si è avvicinato e gli ha sparato davanti a diversi testimoni terrorizzati. La vittima, la  trentunesima morta ammazzata nel 2009 nella metropoli del Quebec, è deceduta durante il trasporto all'ospedale. La faida – La famiglia Rizzuto, originaria di Agrigento, sbarca in Canada nel 1954 e da allora ha avuto un ruolo di spicco nella criminalità organizzata canadese. L’omicidio si iscrive nel tentativo di strappare il controllo del territorio alla famiglia Rizzuto, al potere ormai da decenni, da parte di bande rivali. Questo potrebbe ora scatenare una vera e propria guerra di mafia in Quebec.