Sudan, incidente aereo
Un incidente aereo avvenuto all'aeroporto di Warap avrebbe provocato la morte delle 48 guardie del corpo del presidente del Sud-Sudan, Salva Kiir, e una donna. Lo ha annunciato l’emittente di Stato, secondo cui il velivolo è sbandato mentre era in fase di atterraggio sulla pista dell'aeroporto e si è incendiato. Tutte le guardie presidenziali a bordo e una donna che si trovava nelle vicinanze sono rimasti uccisi. Al momento non sono noti altri dettagli sull’incidente e nessuna informazione ufficiale è stata diffusa sulle cause dell’incidente. Il reporter della Sudan Television ha dichiarato solo che «l'aereo si è sbilanciato, si è schiantato a terra e ha preso fuoco». Non è la prima volta che in Sudan si verificano simili incidenti. Per la caduta del suo elicottero, il 30 luglio del 2005 era morto anche il capo della ribellione del Sud, John Garang, appena designato presidente della stessa regione semi-autonoma. L'incidente era avvenuto poco dopo la firma dell'accordo di pace, che pose fine a due decenni di guerra civile. Inchieste successive, condotte con l'aiuto di esperti americani, russi e kenyani, esclusero l'attentato. Il 2 maggio 2008, il ministro della Difesa del governo del Sud Sudan, Dominic Dim Deng, insieme ad una ventina di esponenti dell'ex ribellione del Sud, è morto subito dopo la firma di un accordo tra militari del sud e del nord: era stato deciso il ritiro congiunto da un territorio ricco di petrolio, la zona di Abyei, rivendicato da entrambe le parti e causa di sanguinosi scontri anche negli ultimi mesi. Il Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan aveva firmato un Accordo di pace globale (Cpa) nel 2005, ponendo così fine ad un ventennale conflitto che aveva causato un milione e mezzo di morti tra il nord arabo e islamico ed il sud nero, cristiano ed animista. In base all'accordo, il presidente del Sud-Sudan è anche vice-presidente del Paese, il cui capo di Stato è Omar Al Bashir, e nel 2011 dovrebbe tenersi un referendum per l'autodeterminazione del Sud.