Morte del figlio su Twitter
Ha annunciato la morte di suo figlio su un sito destando sconcerto in tutta l’America. Shellie Ross, una mamma della Florida, che scrive sul blog Momdot.com, ha comunicato ai suoi 5mila seguaci su Twitter la morte del figlio Bryson, subito dopo che questi era annegato nella piscina di casa: «Per favore pregate come non avete mai fatto, perché il mio bambino di due anni è caduto nella piscina», aveva “cinguettato” Shellie ai suoi contatti. E cinque ore dopo che il figlio era stato dichiarato morto, la Ross ha di nuovo scritto: «Ricordando il mio bambino da un milione dollari», e aveva allegato una foto del piccolo Bryson. L’uso del web durante una tragedia ha provocato ondate di indignazione. La donna ha risposto alle polemiche con insulti e malauguri: «Chiunque mi critica merita di marcire all'inferno». Sono rimasti sconcertati anche molti psicologi ed esperti di comunicazione: «Per tanta gente la comunità di Twitter o di Facebook funziona come rete di sostegno», ha osservato Lisa Neal Gualtieri, che insegna medicina della comunicazione alla Tufts University di Boston: «E tuttavia è difficile capire come uno si possa mettere al computer o al cellulare per scrivere un messaggio in un momento così eccezionale come la morte di un figlio».