Il caso

Il Boeing 737 precipitato ad Honolulu? Dove hanno trovato i pezzi: salvi i due piloti, qualcosa di inspiegabile

"L’aereo, precipitato la notte del 2 luglio con a bordo due piloti e gli scatoloni di peluche, è adagiato in fondo all’oceano, a una profondità tra i 110 e i 128 metri, con i motori staccati e la fusoliera spezzata in due ma non disintegrata, segno che l’impatto con l’acqua è stato a una bassa velocità". Queste le prime notizie del Boeing 737-200 cargo del volo Transair 810 che ha perso l’uso di entrambi motori subito dopo il decollo dall’aeroporto di Honolulu. Il comandante e il primo ufficiale sono stati soccorsi subito dopo sono in gravi condizioni: uno galleggiava aggrappato alla coda, prima che affondasse, l’altro si era aggrappato a uno scatolone.

 

 

 

 

Un robottino è sceso in profondità lo scorso 7 luglio e ha ispezionato il velivolo a 3,2 chilometri dalla costa. Il Boeing è spezzato in due parti. Il muso, le ali, la fusoliera, la coda e i motori, non risultano del tutto distrutti. L’ispezione diretta dei tecnici è rimandata. "Poiché si trova a una elevata profondità i subacquei non sono in grado di raggiungere il sito per recuperare i dati di volo e i registratori vocali (le due scatole nere, ndr) della cabina di pilotaggio, elementi cruciali che potrebbero aiutare a determinare cosa ha causato l’incidente", riporta il Corriere della Sera citando fonti Usa.

 

 

 

La notte del 2 luglio, (le 13:33 in Italia) per il Boeing i problemi sono iniziati subito. Uno dei piloti annuncia alla torre di controllo di avere uno dei due motori fuori uso. "Il controllore autorizza il rientro d’emergenza, ma durante le manovre dalla cabina avvisano che anche l’altro motore ha dei problemi e inizia a essere troppo caldo. Comandante e primo ufficiale non fanno in tempo a riportare il velivolo all’aeroporto che devono ammarare. Nel suo ultimo segnale captato — stando ai dati forniti dal sito specializzato Flightradar24 — l’aereo stava volando a 211 chilometri orari", scrive il Corriere. Le cause dell’incidente non sono del tutto chiarite, ma non si esclude possa essere finito in fondo al mare per una scarsa manutenzione.

 

 

 

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