Francia, ai matrimoni

Albina Perri

Non sipotranno sventolare bandierestraniere in occasione di matrimoni in municipio, soprattutto se ad essereagitati sono i colori di Algeria, Tunisia e Marocco. La proposta è stata avanzatain Francia da un gruppo di circacento deputati dell'Ump, il partitodi destra al potere del presidente Nicolas Sarkozy, che ha depositato inparlamento un testo di legge che intende consentire ai sindaci di «vietare aipartecipanti di esporre bandiere o simboli di appartenenza nazionale diversirispetto a quelli della Repubblica francese». La proposta, spiega il quotidianofrancese Le Monde, si propone di colpire l'usanza di algerini, tunisini emarocchini, che in occasione delle nozze dei loro amici o parenti sono solitiimprovvisare caroselli automobilistici, magari sventolando dal finestrinograndi bandiere con i colori del proprio Paese d'origine. Tracciando unparallelo con i fischi alla Marsigliese, l'inno nazionale della Francia, inoccasione delle partite di calcio, i deputati dell'Ump ritengono chel'ostentazione di vessilli stranieri nei municipi rappresenti «una manifestazione di non rispettodell'identità francese». E tengono a precisare che queste pratiche, diffusesoprattutto nel sud della Francia, «disturbano la coscienza nazionale: gliinvitati arrivano a bordo di costose auto decappottabili. Non rispettano ilcodice della strada, circolano con musica orientale sparata al massimo volume,agitando bandiere algerine o marocchine. Fanno avanti indietro a tutta velocitàe in ogni direzione. E all'interno del municipio ci sono urla e bandiere»,deplora il deputato dell'Ump, Elie Aboud, uno dei cento firmatari dellaproposta. Una proposta, che del resto è stata anticipata al livello locale dadiversi municipi di destra del Sud della Francia, che hanno imposto un nuovo codice per il corretto svolgimento deimatrimoni.