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Joe Biden, "Vladimir Putin un killer". Una inquietante pista dietro a queste parole: mossa sporca sul vaccino?

"Lei crede che Vladimir Putin sia un assassino?" chiede George Stephanopoulos, il conduttore di un talk-show,  a Joe Biden, sul canale americano Abc. "Si, lo penso" risponde senza pensarci un secondo il 46esimo presidente degli Stati Uniti. Parole pesantissime quelle di Biden, che non fanno certo attendere una risposta del Cremlino. L'ambasciatore russo negli Stati Uniti è stato subito richiamato. A proposito di Biden, il presidente della Duma Viaceslav Volodin ha affermato: "Con la sua dichiarazione ha offeso i cittadini russi". Alla base di questa presa di posizione, un dossier dell'Intelligence americana che proverebbe il tentativo del presidente russo di influenzare le elezioni del 2020 a discapito di Biden, che tuttavia hanno visto uscire Donald Trump dalla casa bianca.

 

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"Abbiamo avuto una lunga conversazione, lui ed io. Lo conosco relativamente bene. Quando il colloquio è iniziato, gli ho detto: io conosco te e tu conosci me. Se stabilisco cos' è successo, sii preparato" racconta il presidente in carica riferendosi a Putin. Affermazioni importanti che, dopo i 4 anni di presidenza tycoon, tornano a marcare il conflitto diplomatico tra Stati Uniti e Russia. Donald Trump aveva basato la sua presidenza su interventi interni, mantenendo un comportamento relativamente isolazionista per quanto riguarda la politica estera.

 

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Con l'approdo di Biden alla stanza ovale, i rapporti degli Usa con gli esteri si stanno lentamente delineando. Non più isolazionismo, bensì interventismo, ovunque questo sia possibile. A partire dagli interventi militari in Siria, fino all'inasprimento dei rapporti diplomatici con la Russia. Ripartono quindi le mire colonialistiche che da sempre caratterizzano le presidenze Dem americane, nel bel mezzo della guerra dei vaccini. Le dichiarazioni di ieri di Biden, potrebbero infatti essere state pronunciate per evitare che Paesi occidentali stringano accordi con la Russia per ricevere lo Sputnik V, a discapito del preparato americano. In questi mesi si stanno delineando gli scontri geopolitici che caratterizzeranno il globo nei prossimi anni. Si parla spesso di cooperazione e solidarietà, ma a quanto pare questo vale soltanto per il transatlantico.