Russia, disastro ferroviario: trovato l'ordigno

Monica Rizzello

Deraglia un treno in Russia vicino alla località di Bologoie, 350 km a nord di Mosca. L’incidente è avvenuto alle 21.34 locali (19.34 italiane), causando 39 morti e 96 feriti, metà dei quali in gravi condizioni. Ma, il bilancio delle vittime potrebbe salire nelle prossime ora, dato che risultano disperse 18 persone (anche se ci sarebbero testimoni che affermano  che alcune persone che si trovavano sul Nievski sarebbero salite a bordo di un treno che passava in direzione opposta, sulla linea San Pietroburgo-Samara. In un’intervista, il ministro Sergei Shoigu aveva parlato di 39 vittime, ma successivamente questo dato è stato smentito, confermando invece 25 morti, 96 feriti e 19 dispersi. La precisazione è giunta dal vice capo del dipartimento per l'informazione del ministero delle emergenze Ielena Ciernova. L'ATTENTATO - Il deragliamento del treno Mosca-San Pietroburgo che ha causato la morte di 39 persone e il ferimento di un centinaio è stato provocato dall'esplosione di una bomba. Lo hanno riferito gli investigatori russi incaricati di indagare sulle cause dell'incidente che ha coinvolto il Nevsky Express. Secondo quanto si legge in una nota della commissione d'indagine federale, gli investigatori hanno rinvenuto sulla scena del disastro «elementi di un congegno esplosivo». La causa del disastro ferroviario di ieri sera sul Nievski Express sarebbe stata, infatti, l'esplosione di una bomba della potenza di sette kg di tritolo. Lo ha detto il capo dei servizi di sicurezza russi (Fsb) Aleksandr Bortnikov, che oggi ha riferito sul'andamento delle indagini al presidente Dmitri Medvedev. «Effettivamente, si è trattato di un attentato», ha detto Vladimir Markin, rappresentante ufficiale del comitato investigativo presso la procura generale, aggiungendo che i frammenti di ordigno trovati sono all'esame di specialisti artificieri. Vladimir Vasiliev, capo della commissione sicurezza della Duma (Camera bassa del parlamento) ha detto che gli autori dell'attentato di ieri sera in Russia al treno Nievski Express «volevano una strage».  «Le prime indagini mostrano che quelle bestie hanno organizzato l'esplosione in modo che le conseguenze fossero le più disastrose possibili», ha detto Vasiliev, secondo il quale l'ipotesi dell'attentato è la principale e quella che viene privilegiata dagli inquirenti. Da parte sua il presidente della Duma, Boris Gryzlov, ha detto che se sarà confermata la pista terroristica si tratterà di un «crimine abominevole» perché commesso contro persone innocenti. «I terroristi perseguono l'obiettivo di intimidirci, ma non ci riusciranno», ha detto Gryzlov. UN ITALIANO TRA I FERITI - Tra i passeggeri del treno Nevski Express deragliato ieri sulla linea Mosca-San Pietroburgo c'erano almeno tre passeggeri stranieri, tra cui un italiano che risulta ricoverato all'ospedale di Borogoie, nella regione di Tver. Lo afferma l'agenzia Itar-Tass, che cita una fonte delle ferrovie russe intervenuta alla tv Vesti. L’italiano coinvolto nel disastro ferroviario in Russia è in buone condizioni, anche se ha subito la frattura del bacino. Si chiama Armando Noacco ed è un imprenditore friulano. Lo ha riferito il genero dell’uomo, Fabio Battoia, che ha parlato con lui al telefono dall'ospedale Valdaj di Novgorod. Battoia collabora all'azienda di Noacco, a Tricesimo (Udine), specializzata nell'esportazione di mobili e cucine. «Sta abbastanza bene - ha affermato Battoia - anche se lamenta forti dolori. Lo sta seguendo il Console d'Italia e domani - ha aggiunto - dovrebbe venire trasferito all'Ospedale di San Pietroburgo». «È stato molto fortunato - ha sottolineato il genero - perché si trovava nel primo vagone del treno, quello che ha subito i danni più gravi. Attorno a lui sono morti tutti. Speriamo che possa tornare presto», ha concluso. «Improvvisamente il treno è deragliato, e in un attimo si era capito che era la fine»: con queste parole l'imprenditore friulano Armando Noacco ha descritto l'incidente al Nievski Express, in cui è rimasto coinvolto. In una dichiarazione raccolta dalla Tgr Rai di Trieste, Noacco ha raccontato di essersi «risvegliato in mezzo alle lamiere, con gente che gemeva, piangeva e chiedeva acqua. Poi mi hanno aiutato, mi hanno liberato, portato in ospedale e hanno dato tutta l'assistenza». Noacco è stato raggiunto in mattinata, mentre stava salendo sull'elicottero che l’ha portato all’ospedale di San Pietroburgo, dove abreve dovrebbe subire un intervento per una frattura all'addome. Ad assisterel'imprenditore cinquantottenne si è recato il console di San Pietroburgo Faiti Salvadori. Noacco è un imprenditore molto noto a Udine, dove vive con la moglie e due figlie. Si trovava in Russia da una settimana e sarebbe dovuto rientrare in Friuli per il suo compleanno, il 4 dicembre. Gli altri due stranieri sembrano finlandesi. L'ambasciata italiana, come tutte quelle straniere, è al lavoro per verificare la lista dei passeggeri. Sul treno viaggiavano 661 passeggeri e 20 tra macchinisti e addetti ai vagoni letto. Ci sarebbero anche 18 dispersi, ma secondo testimoni alcune persone che si trovavano sul Nievski sarebbero salite a bordo di un treno che passava in direzione opposta, sulla linea San Pietroburgo-Samara. Attualmente la linea è interrotta solo nel tratto interessato dal deragliamento, aggirato tramite alcune deviazioni che tuttavia hanno causato forti ritardi ad oltre 60 treni con un totale di 27 mila passeggeri. Sul posto è arrivato il capo della commissione investigativa presso la procura Aleksandr Bastrikin, mentre sono al lavoro circa mille persone tra soccorritori, polizia e specialisti delle ferrovie. Circa 50 le ambulanze inviate sul posto. L’INCIDENTE - Il Nievski Express numero 166 - la linea veloce che collega la capitale russa alla metropoli baltica in quattro ore e mezza - è deragliato alle 21:34 (19:34 italiane) non lontano dalla località di Bologoie, 350 a nord di Mosca, fra le regioni di Tver e Novgorod. Gli ultimi tre vagoni sono usciti dai binari e inizialmente si era parlato di due possibili cause dei disastro: un improvviso blackout di corrente elettrica o una esplosione. Col passare dei minuti tuttavia si è fatta sempre più strada la pista terroristica, ipotesi questa condivisa anche dal presidente delle Ferrovie Russe (Rzhd) Vladimir Iakunin. «L'incidente potrebbe essere stato causato da un attentato terroristico», ha detto una fonte della polizia russa. Vicino alla ferrovia infatti, ha aggiunto, è stata trovata una buca di un metro di diametro, mentre vari testimoni hanno detto di aver sentito una esplosione. «Tutto ciò potrebbe indicare un atto terroristico», ha sottolineato la fonte della polizia. Sul luogo dell'incidente si sono dirette le squadre di soccorso, compresi elicotteri e aerei della protezione civile, mentre un convoglio speciale è stato fatto giungere sul posto per evacuare i feriti e gli altri passeggeri verso gli ospedali delle località più vicine. A Mosca è stata istituita una unità di crisi presieduta dai ministri della protezione civile Serghiei Shoigu, dell'interno Rashid Nurgaliev e della sanità Tatiana Golikova, mentre il presidente russo Dmitri Medvedev ha dato immediatamente ordine a responsabili politici e degli organi di magistratura di avviare un'inchiesta per accertare le cause del disastro. Alla stazione Moskovskaia di San Pietroburgo intanto una folla di decine e decine di persone attende di aver notizie di parenti e amici che si trovavano sul Nievski Express. Sul posto giungono squadre di medici e specialisti per la necessaria assistenza psicologica ai congiunti delle vittime. Il convoglio era formato da 14 vagoni ed a bordo vi erano 633 persone tra passeggeri e personale viaggiante. Il Nievski Express è un comodo treno utilizzato anche da molti turisti che desiderano spostarsi tra Mosca e San Pietroburgo. Al momento, tuttavia, non si ha notizia della presenza di stranieri su quello coinvolto nell'incidente di ieri sera. Attualmente la linea è interrotta solo nel tratto interessato dal deragliamento, aggirato tramite alcune deviazioni che, tuttavia, hanno causato forti ritardi ad oltre 60 treni con un totale di 27 mila passeggeri. Un Nievski Express dello stesso tipo - che raggiunge una velocità di 200 km orari - era stato coinvolto in un altro incidente il 13 agosto 2007, con un bilancio di sessanta feriti. Anche in quel caso si parlò di possibile attentato terroristico. LE IPOTESI - La polizia russa segue la pista del  sabotaggio e la magistratura russa ha aperto un'inchiesta sulla base delle ipotesi di terrorismo e uso illegale di armi. Lo riferiscono le agenzie citando la procura generale russa. Infatti, subito dopo il deragliamento, fonti dei servizi russi hanno subito espresso il timore di un attentato terroristico, timore confermato dal presidente delle Ferrovie russe, Vladimir Yakunin, che ha parlato di una possibile esplosione. «Ci sono dei fatti oggettivi che permettono agli investigatori di ipotizzare un'esplosione causata da un ordigno esplosivo piazzato vicino ai binari come una delle spiegazioni possibili» ha dichiarato in tv il presidente della ferrovie russe (Rzd) Vladimir Iakunin. Fonti della polizia russa, citate dalla Itar-tass, hanno reso noto che l'attenzione degli inquirenti è concentrata su una piccola buca accanto ai binari dove si è verificato l'incidente. «Potrebbe essere stata scavata da qualcuno o essere stata provocata dall'esplosione di un ordigno» hanno precisato le fonti. I media russi riportano che alcuni testimoni hanno udito un'esplosione prima del deragliamento. LA RIVENDICAZIONE - Un esponente del movimento di destra contro l'immigrazione clandestina ha pubblicato sul proprio blog una dichiarazione di un sedicente gruppo “Combat 18”, che rivendica la responsabilità dell'incidente ferroviario di ieri sera al treno Nievski Express e annuncia nuovi attentati. Lo riferisce l'agenzia Interfax, precisando che il gruppo risulta sconosciuto. Per ora gli investigatori non hanno commentato. Secondo Gazeta.ru, il messaggio è arrivato da un indirizzo di posta elettronico non identificabile e “Combat 18” sarebbe un gruppo ultranazionalista. «Noi militanti del gruppo autonomo Combat 18 - si legge nel testo - rivendichiamo la responsabilità per l'esplosione del treno Nievski Express. Ci saranno altre azioni in futuro. È giunta l'ora. Noi dichiariamo che la guerra toccherà ogni uomo della strada, in questa guerra non ci possono essere né persone estranee né vittime innocenti, ci sono solo i nostri sostenitori e i nostri nemici». Il gruppo "Combat 18" aveva rivendicato via internet anche l'esplosivo ritrovato il 14 novembre scorso in un vagone della metro di San Pietroburgo: era avvolto in un sacchetto di plastica con una svastica. Secondo gli investigatori, però, si trattava di falso esplosivo. A Novgorod, intanto, è in corso il processo a tre accusati di essere gli autori dell'attentato esplosivo contro il Nievski Express del 13 agosto 2007, nel quale rimasero ferite 60 persone, tra cui un italiano. Uno dei tre imputati ha confessato che l'attentato fu compiuto su ordine della guerriglia cecena. Per lo stesso episodio è ricercato uno dei capi dei ribelli ceceni, Pavel Kosolapov. LE REAZIONI - II ministro Serghiei Shaigu, atteso sul luogo del disastro, ha convocato a Mosca una riunione di emergenza con il ministro dell'interno Rashid Nurgaliev e il ministro della sanità e dello sviluppo sociale Tatiana Golikova; mentre il leader del Cremlino Dmitri Medvedev terrà una video conferenza con i membri del centro di crisi: il collegamento sarà trasmesso in diretta tv su Vesti. Il presidente russo ha già parlato con i ministri delle situazioni di emergenza Serghiei Shoigu, dell'interno Rashid Nurgaliev e della salute Golikova. La Casa Bianca si è detta «profondamente rattristata» per l'incidente ferroviario accaduto in Russia. «Siamo profondamente rattristati per le perdite umane e i feriti in seguito al deragliamento di un treno tra Mosca e San Pietroburgo» ha detto in un comunicato il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs.