Battisti graziato ancora?

Albina Perri

Ilministro della Giustizia del governo Lula, TarsoGenro, ha suggerito oggi la possibilità di una nuova concessione dell'asilopolitico a Cesare Battisti, con nuovemotivazioni rispetto a quelle che sono state negate dal Supremo TribunalFederal. "Battisti è libero di presentare nuovi fondamenti per una secondarichiesta di asilo politico in Brasile - ha  spiegato Genro -. In realtà la questioneBattisti a questo punto non riguarda più il ministero della Giustizia. Laquestione tornerebbe nelle mani di quest’ultimo solo se i suoi legali decidanodi far una nuova richiesta di asilo, sulla base delle recenti esternazioni dialcuni ministri italiani, che confermano che il caso è politico e che almenouna parte del governo italiano ha tutto l'interesse ad avere Battisti sul suoterritorio".   l caso-Cesare Battistiviene condannato in contumacia all'ergastolo, con sentenze passate ingiudicato, per aver commesso quattro omicidi in concorso durante gli anni dipiombo. Nel corso della sua latitanza in Francia, dove benificia a lungo delladottrina Mitterrand, diventa uno scrittore di romanzi noir. Fuggesuccessivamente in Brasile, dove ottiene lo status di rifugiato politico. Oggiattene il giudizio definitivo del Supremo Tribunal Federal - il corrispondentebrasiliano della Corte costituzionale italiana - sull'estradizione che l'Italiachiede da decenni. Arresto e fuga- Nel 1979 Battisti viene arrestato nell'ambito diun'operazione antiterrorismo di vaste proporzioni e detenuto nel carcere diFrosinone, a seguito di un'istruttoria che si basava, in parte, sulledichiarazioni di alcuni pentiti. Il 4 ottobre 1981 Battisti riesce ad evadere e a fuggire in Francia. Per circa un anno vive da clandestino a Parigi, poi fugge in Messico. Lì iniziaa scrivere, essendo uno dei fondatori della rivista culturale "ViaLibre". Termina il primo romanzo, pubblicato, a sua insaputa, da un amicoche si spaccia per l'autore — o almeno questo sostiene lo stesso Battisti. Durante la sua latitanza messicana, i giudici italiani lo condannano incontumacia all'ergastolo perché giudicato responsabile dei quattro omicidi e divarie rapine. "Non estradabile"- Nel 1990 decide di tornare a Parigi. Nellacapitale francese frequenta la comunità di latitanti italiani che lì risiedegrazie alla dottrina Mitterrand. Intanto termina un romanzo e vive traducendoin italiano racconti di autori noir francesi, tra i quali Didier Daeninckx eJean-Patrick Manchette. Poco tempo dopo venne arrestato a seguito di una richiesta di estradizione delgoverno italiano. Nell'aprile 1991, dopo quattro mesi di detenzione, la Chambre d'accusation diParigi lo dichiarò non estradabile. La seconda richiesta di estradizione- La magistratura italiana richiedenuovamente la sua estradizione, che viene concessa dalle autorità francesi il 30giugno 2004: poco prima il presidente Jacques Chirac, successore diMitterrand, aveva palesato il suo consenso all'estradizione in Italia in casodi esito negativo del ricorso in Cassazione presentato dai legali di Battisti.Il Consiglio di Stato francese e la Corte di Cassazione, con due successive decisioni sullarichiesta di estradizione, autorizzano la consegna di Battisti alle autoritàitaliane. A seguito di tale provvedimento francese Battisti si rese latitante, lasciando la Francia e facendo perderele sue tracce. Il Brasile- Viene arrestato a Copacabana, in Brasile, il 18 marzo 2007, a seguito di indagini congiunte di agenti francesi ecarabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale. Il 13 gennaio 2009, ilBrasile ha deciso di accordare lo status di rifugiato politico a CesareBattisti. Il Tribunale Supremo Federale ha bloccato la scarcerazione diBattisti e il Procuratore generale della Repubblica Brasiliana Antonio Fernandode Souza, che nel 2008 si era espresso a favore dell'estradizione, cambia idea,considerando legittima e costituzionale la decisione del governo brasiliano echiedendo quindi l'archiviazione del processo di estradizione.