Imperterrito
Donald Trump continua con le "purghe": cacciati altri tre dirigenti "sleali" dal Pentagono
Donald Trump non ha nessuna intenzione di lasciare la Casa Bianca e continua imperterrito a licenziare suoi collaboratori. Da qualche giorno ha intrapreso una purga al Pentagono. Dopo il siluramento via Twitter del ministro Mark Esper, sostituito con Christopher Miller, il capo del centro nazionale antiterrorismo, altri tre alti dirigenti della Difesa sono stati licenziati o si sono dimessi nel giro di 24 ore e rimpiazzati con figure leali al presidente Usa.
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Tra queste anche il controverso generale Anthony Tata che in passato aveva fatto dichiarazioni islamofobiche, promosso teorie cospirative e definito Barack Obama un "leader terrorista". Via anche il vice ammiraglio Joseph Kernan, vice segretario alla difesa per l'intelligence, sostituito con Ezra Cohen-Watnick, che nel 2017 avrebbe fornito materiale di intelligence all'ex presidente della commissione sugli 007 Devin Nunes per sostenere la tesi che la campagna di Trump era stata messa impropriamente sotto sorveglianza. Capo di gabinetto del ministro non sarà più Jen Stewart ma Kash Patel, che ha lavorato con lo stesso Nunes ed è tra i dirigenti che, secondo il processo di impeachment, ritardò gli aiuti militari Usa all'Ucraina sullo sfondo delle pressioni di Trump perchè Kiev aprisse un'inchiesta sui Biden.