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Donald Trump, il costituzionalista Usa: "La Corte Suprema non farà niente", il presidente è fregato
"Il fatto che dalle urne non sia ancora uscito un nome certo è paradossalmente la prova di quanto il sistema di voto stia funzionando bene ovunque. I singoli Stati si stanno prendendo tutto il tempo a loro disposizione per dare al Paese risposte certe. In tempi così controversi è cruciale sollevare il minor numero di dubbi possibile". Lawrence Douglas, professore di diritto costituzionale dell'Amherst College, in Massachusetts, spiega come lo svolgimento dell'ultima elezione presidenziale Usa è la conferma dell'ottimo sistema elettorale americano.
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"Francamente, penso che il giudice John Roberts, capo dell'Alta Corte, farà di tutto per evitare che sia la Corte Suprema a decidere chi sarà il presidente. Sarebbe una decisione troppo politica in un contesto teso. Anche perché il sistema funziona. Sono convinto che entro venerdì, se non prima, sapremo chi è il presidente", conferma Douglas, che concede a Trump solo una ultima possibilità: "Se poi ha prove concrete di brogli, può presentarle entro l'8 dicembre. Ma nel frattempo, qualunque nome emergerà, dovrà essere riconosciuto come presidente eletto", conclude il costituzionalista.