Il conto dei grandi elettori
Donald Trump, la chiave della "Rust belt". "Se perde lì, si mette male". Elezioni Usa, Biden avanti
Joe Biden è in vantaggio, ma Donald Trump spera ancora nel colpaccio. Il risultato dello spoglio delle elezioni presidenziali Usa, ancora molto lontano dalla conclusione, vede lo sfidante candidato democratico avanti con 215 grandi elettori (ne servono 270 per vincere) contro i 136 del presidente uscente repubblicano. Sul bilancio però pesano gli scrutini degli Stati della costa pacifica e soprattutto l'incognita dell'early vote, i voti per posta il cui verdetto definitivo potrebbe arrivare addirittura tra qualche giorno. Trump dovrebbe prendersi a sorpresa la Florida, che i sondaggi davano a Biden, quindi North Dakota, Arkansas, South Dakota, Oklahoma, Tennessee, Kentucky, Indiana e West Virginia. Allo sfidante dem vanno Colorado, New York, Illinois, Virginia, Maryland, New Jersey, Connecticut, Massachussetts e Vermont.
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Nel complesso scacchiere dei grandi elettori, come sempre gioca una partita chiave l'Ohio, in bilico e capofila di quella "Rust belt", la cintura industriale degli Usa, che ha spesso dato indicazioni sul vincitore finale. Secondo gli analisti, la rimonta di Trump in Ohio (al momento è in vantaggio di 2 punti) potrebbe non bastare: proprio lo scarto così limitato potrebbe tradursi nel sorpasso dem negli Stati confinanti, Pennsylvania, Wisconsin e Michigan, che da tradizione vedono distanze sempre più contenute. E proprio Michigan e Wisconsin, secondo lo staff di Trump, sono gli swing state chiave: "Se perde Georgia e Wisconsin, per noi si mette male". Anche perché per Biden si profila la vittoria in Arizona, che sarebbe il primo Stato strappato al presidente.